La Campania accetta la sfida sul futuro e, con una proposta di legge di iniziativa popolare presentata dalla costituente per la Civiltà del sole, punta alla diffusione dell’energia rinnovabile come fonte primaria per uso civile e produttivo. Questa è la strada che la Campania intende seguire e che si impegnerà a raggiungere con una serie di obiettivi nei prossimi otto anni fino ad arrivare nel 2020 al 60 per cento di consumo energetico proveniente da fonte solare.
In base al testo di legge, entro il 2014, tutti gli edifici pubblici dovranno essere predisposti per l’utilizzo del fotovoltaico e sarà bloccata la costruzione di nuovi impianti nucleari e termoelettrici. Secondo il comitato promotore è anche necessaria un’adeguata promozione e formazione sulle rinnovabili. A tal proposito la Regione Campania intende organizzare corsi professionali, convenzioni con le università per progetti di ricerca e innovazione nel campo fotovoltaico, e predisporre piani di scambi scientifici, tecnici, culturali con altre Regioni e Paesi. La proposta di legge consegnata alla Regione a maggio 2011 con 20 mila firme, 10 mila in più di quelle richieste, è stata dichiarata ammissibile e legittima dalla prima commissione a luglio dello scorso anno. Nel provvedimento si prevede anche l’assegnazione gratuita agli enti locali di aree demaniali di pertinenza della Regione per la creazione di poli dell’energia verde, con la costruzione di stazioni elettriche di servizio per l’alimentazione delle automobili. Inoltre, si incentivano accordi con le industrie automobilistiche per la riconversione della loro produzione alla tecnologia elettrica.
Il Comune di Napoli ha appoggiato fin dall’inizio la proposta popolare perché va nella direzione della sua politica per l’ambiente, come il nuovo progetto di mobilità sul ciclo dei rifiuti che evita l’utilizzo dell’inceneritore. L’impiego del fotovoltaico si colloca, infatti, nell’ottica di riduzione dell’inquinamento e di sostenibilità dell’ambiente. Mentre gli incentivi del Governo vanno in direzione opposta, fissando una corsia preferenziale per geotermico e biomasse.
Nei prossimi giorni, in Consiglio comunale sarà discussa una delibera di sostegno alla proposta di legge popolare.
In attesa della sentenza, il Comune è già pronto per coprire 43 scuole con pannelli fotovoltaici, di cui 8 già realizzate, due in fase di lavorazione e le ultime pronte entro la fine dell’anno. Il piano di lavoro prevede anche la copertura degli edifici pubblici, del mercato rionale e di Napoli Park.
Al momento, però, non c’è la copertura finanziaria che rischia di far saltare il progetto. Infatti, la proposta popolare non contiene un capitolo dedicato alle spese e, se dovesse passare in Regione, la sua approvazione dovrà essere discussa dalla Commissione Bilancio e questo allungherà i tempi del progetto.