Dopo le liberalizzazioni per gli esercenti con negozi liberi di stare aperti anche nei giorni festivi e oltre l’orario di chiusura, arriva il via libera anche per un’altra categoria di imprenditori. Il 20 Aprile il Consiglio Regionale ha approvato la legge che permette agli stabilimenti balneari, che hanno una regolare concessione demaniale, di essere aperti 12 mesi all’anno senza attendere l’arrivo della bella stagione.
L’emedamento discusso è stato proposto dal vice presidente dell’Assise regionale, Biagio Iacolare in forza all’Udc ed è stato votato all’unanimità con 38 preferenze su 38 presenti in aula. Un buon risultato che non è stato influenzato dalle frizioni delle ultime settimane tra il Popolo della Libertà e l’Unione di Centro. La compagine di maggioranza presieduta da Caldoro, infatti, non è stata priva di schermaglie con Nitto Palma, capogruppo del Pdl, che ha chiesto la fuoriuscita dell’Udc dalla giunta. SI è dichiarato soddisfatto Iacolare che ha sottolineato l’importanza del provvedimento per rilanciare il turismo regionale.
In Campania la costa balneare si estende per circa 500 kilometri, considerando tutta l’area flegrea, il litorale domitio e le aree di Ischitella e Varcaturo. Una lingua di terra e sabbia che potrebbe dare nuovo impulso al turismo e al settore dell’intrattenimento, contribuendo alla creazione di nuovi posti di lavoro. “Il consenso unanime espresso dai presenti in aula rappresenta un importante riconoscimento della bontà della legge e della volontà, comune a tutte le forze politiche, di rilanciare il turismo in Campania, a partire dalla valorizzazione di una risorsa preziosa come il nostro mare”, ha dichiarato Iacolare dopo il voto.