Il registro dei Tumori potrebbe diventare realtà. Ieri è arrivato il via libera dalla quinta Commissione Sanità della Regione Campania e oggi verrà discusso nella seduta pomeridiana del Consiglio Regionale. Si tratta di un passo in avanti, rispetto allo stop di un anno fa, per il progetto di legge che intende creare una rete regionale per registrare i tumori in Campania e incrociare i dati con i registri territoriali e il centro di coordinamento regionale dei registri tumori della Regione Campania.
In questo modo si potrà tracciare l’andamento di una patologia che in questi anni in Campania è cresciuta esponenzialmente. Incrociando l’incidenza dei tumori e il tasso di mortalità con i dati territoriali si potrà capire la reale incidenza dei fattori ambientali sulla diffusione di questo male.
In questi anni, infatti, si è molto parlato della diffusione dei tumori nelle zone interessate dalla presenta di discariche o di rifiuti tossici sul loro territorio. Un esempio è lo studio pubblicato dalla rivista Gene da alcuni studiosi della Fedeirco II e la Seconda Università degli Studi di Napoli coordinato da Bruna De Felice, Carmine Nappi e Maurizio Guida che ha preso in considerazione i residenti del cosiddetto “triangolo della morte”, costitito dai territori di Acerra, Marigliano e Nola.
Analizzando il DNA di 50 donne residenti sul territorio è emersa una maggiore tendenza all’invecchiamento precoce, rispetto a 50 donne della stessa età residenti in un’altra zona. Le donne residenti in quei territori hanno i telomeri più corti rispetto alle altre. Scientificamente la lunghezza dei telomeri permette di misurare l’invecchiamento dell’organismo di una persona e maggiore rischio di malattie, tra cui anche il cancro. Negli ultimi anni nei territori presi in considerazione si è registrato un aumento delle patologie tumorali.