Attimi di paura allo Stadio ‘Vallefuoco’ nell’intervallo della partita del campionato di Seconda Divisione Lega Pro Neapolis-Fano: Giorgio Noviello, attaccante della squadra ospite espulso sul finire della prima frazione di gioco, è stato trovato negli spogliatoi con il polso destro sanguinante. Le urla provenienti dagli spogliatoi hanno fatto gelare i presenti nella stadio di Mugnano: impossibile non correre con la mente al dramma Morosini, il calciatore del Livorno deceduto dopo un malore in campo nel corso della partita contro il Pescara di sabato scorso.
Portato all’ospedale San Giuliano di Giuliano, i medici hanno riscontrato ferite superficiali e lo hanno dimesso. Le prime voci che sono circolate sugli spalti parlavano di un gesto d’ira di Noviello, che ancora scosso per l’espulsione rimediata si sarebbe tagliato le vene. La versione fornita dalla società marchigiana ridimensiona il caso: “Il giocatore è scivolato mentre rientrava negli spogliatoi, procurandosi un taglio all’avambraccio – recita un comunicato del Fano -: una ferita di lieve entità, per la quale non è stato necessario applicare alcun punto di sutura”.
Caso rientrato, così come la paura per una partita che ha avuto anche un altro momento di tensione: dopo appena un minuto di gioco, il difensore del Neapolis Silvestre si accascia a terra dopo uno scontro fortuito. Immediato l’intervento dell’ambulanza e la corsa in ospedale: per fortuna gli è stata riscontrata una lussazione alla spalla e il calciatore è stato dimesso già in serata, tanto che è potuto tornare allo stadio per assistere ai minuti finali di una partita che ha offerto molte emozioni, purtroppo non solo sul campo di calcio.
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