Tempo di bilanci per l’America’s Cup World Series: ieri è terminata la tappa napoletana con la splendida vittoria di Luna Rossa che ha mandato in visibilio il pubblico presente sul lungomare, oggi invece è arrivato il momento di tirare le prime somme. Si parte dal successo di pubblico e di immagine raccolto dalla città: migliaia le persone che hanno assistito dal vivo alle regate con un entusiasmo non solito per il mondo della vela che ha colpito molto organizzatori e team in gara.
Ancora più importante è l’immagine positiva di Napoli che ha fatto il giro del mondo: finalmente la città ha mostrato di poter attrarre l’attenzione su di sè anche per le sue bellezze e non solo per la vergogna rifiuti e le amministrazioni hanno mostrato una capacità di lavorare insieme non certo consueta da queste parti. Una dimostrazione del fatto che Napoli è capace anche di organizzare grandi eventi se solo le viene data la possibilità; a confermarlo è anche il console americano Donald Moore che su Twitter ha scritto: “Il mondo intero ha visto cos’è veramente Napoli, congratulazioni”.
Sull’altro versante ci sono i conti economici e per sapere quanto le World Series hanno portato alla città bisognerà attendere un po’: al momento non si conosce ancora quanto Napoli è riuscita a incassare grazie alle regate. Noti invece i milioni spesi per ospitare l’evento: sono sedici in totale, con la Regione che ha sborsati 13. In particolare sono stati spesi 4 milioni di euro per i ‘baffi’ alla scogliera di via Caracciolo, 3 milioni e 220mila euro per il Pubblic Eventi Village, 966 mila euro per gli allestimenti, 1 milione agli aventi e 660mila euro al piano di comunicazione; sono 5 invece i milioni versati agli americani, cifra richiesta ad ogni città ospitante.