Brucia ancora l’eliminazione dalla Champions in quella maledetta notte di Mercoledì scorso, quando le speranze dei napoletani sono state spazzate via da un Chelsea che non t’aspetti. Brucia ancora la ferita, eppure se ci pensi, piano piano ti spunta un sorriso sulle labbra, perché realizzi quanto ti abbia fatto divertire quella banda di ragazzi a spasso per gli stadi più belli d’Europa, con annesso accompagnamento di migliaia di folli al seguito. Ci pensi e ridi, perché il Napoli di questa annata calcistica, ti ha regalato emozioni che non sapevi ancora di poter provare. I meno giovani ricordano bene cos’era il Napoli di Maradona, ma i giovani d’oggi non avevano provato ancora la sensazione di seguire il Napoli in Europa, mentre affronta alcune tra le squadre più forti del mondo, invadendo pacificamente gli stadi avversari. Un sogno che è finito, proprio mentre lo stavi ancora accarezzando, dopo che la splendida rete di Inler ti aveva fatto riassaporare il sapore della storia. L’esperienza dei senatori del Chelsea alla lunga ha avuto la meglio, contro l’inesperienza dei debuttanti partenopei, mai cosi avanti nella più importante competizione d’Europa da quando si chiamava ancora Coppa dei Campioni. Una bella corsa nei ricordi, ripensando alle serate magiche in notturna in casa, o meglio a quelle all’Allianz Arena, all’Etihad di Manchester e da ultimo a Stanford Bridge, dove a tutti, anche a chi era a casa, è mancato il respiro per un momento, vivendo l’attimo della mitica musichetta con urlo finale annesso, marchio di fabbrica dei tifosi napoletani in Europa.
Orgogliosi e fieri. Questo è sicuro, perché con un campionato ancora tutto da decidere ed una Champions che è andata oltre le più rosee aspettative, a questo Napoli non si potrebbe chiedere di più. La corsa per il terzo posto non è per nulla compromessa, anzi è stata riacciuffata con forza, con un guizzo di rabbia e di orgoglio, ai quali adesso va aggiunta anche la necessità impellente, quasi fisiologica, di ritornare in Champions, perché giocarsela da protagonisti, offre quel tocco in più, che ti fa crescere dentro quella sensazione di fierezza, propria di chi è consapevole di star vivendo qualcosa di importante.
Divorare il campionato. Questo deve essere, da adesso in poi, l’unico pensiero per Mazzarri e compagni. Liberi mentalmente dalle ansie da Champions, la concentrazione può essere riposta tutta su di un’unica competizione (Coppa Italia a parte) e provare a ricavarne il massimo. In questo senso il Napoli è già sul binario giusto, viste le ultime cinque vittorie di fila, frutto di spietata lucidità di gioco e potenza realizzativa. Continuare così per tutto il campionato sarebbe quasi impensabile ma, visto l’andamento, ogni opzione adesso è plausibile e nutrire buone speranze per il successo della missione, non è poi un peccato così veniale.
Operazione sorpasso. Subito e senza perder tempo, già da stasera per il Napoli si prospetta un traguardo importante. C’è la possibilità di superare l’Udinese e se la fortuna ci aiuta, anche la Lazio, completando prima del previsto uno degli obbiettivi prefissati per raggiungere il terzo posto e perché no, tentare di andare anche oltre, visto il rallentamento della Juve, che adesso non fa più così paura e poco importa se Maggio e Lavezzi non saranno della partita per problemi fisici, ciò che conta è che si deve scendere in campo con la consapevolezza di aver acquisito la maturità adatta per affrontare il campionato nel modo giusto, perché la Champions ormai è affare concluso, anche se continuerà ad essere presente nella mente di tutti come gioioso ricordo di una bella avventura, lasciata con la promessa di riviverla l’anno prossimo, un po’ più grandi ed anche più maturi. Perché alla fine di questo si tratta, non certo di un triste addio, piuttosto di un arrivederci detto con il sorriso di chi si è divertito finché ha potuto. Dunque adesso viene il bello e allora forza ragazzi, c’è ancora tanta strada da fare, tutti insieme e appassionatamente.