Mentre sui giornali e nelle tv inglesi riecheggiano ancora i fasti della gloriosa vittoria del Napoli nella supersfida con il Chelsea, gli uomini di Mazzarri si son tappati a Castel Volturno per tutto il resto della settimana, per preparare al meglio la difficile sfida di stasera contro un’Inter che, se pur in caduta libera, resta sempre avversario duro da affrontare. A molti piace ricordare che il periodo sfortunato dei nerazzurri sia cominciato proprio dopo la gara di andata giocata al Meazza e vinta tre a zero dal Napoli e per questo l’allenatore nerazzurro Ranieri, la cui panchina potrebbe saltare proprio stasera, ha dichiarato di voler chiudere questo maledetto ciclo di partite, proprio a Napoli. Ma a Napoli si sa, quanto a scaramanzia non siamo secondi a nessuno e quindi ci vorrà tutta la migliore Inter per cercare di fermare la risalita della Mazzarri band.
Piedi a terra. Forse è il lavoro più difficile da fare sulle menti dei giocatori. Al di la della tattica e degli schemi, Mazzarri sa bene che la cosa più difficile è quella di tenere i suoi ragazzi con i piedi per terra, evitando che vengano presi da facili entusiasmi che per carità, sono del tutto giustificabili dopo la partita di Champions. Restare concentrati però è un requisito fondamentale per acquisire quella continuità di risultato (e non di prestazioni) che un po’ è mancata al Napoli in questo campionato. Le ultime due gare con Chievo e Fiorentina, hanno restituito un Napoli cattivo, cinico e dirompente anche in campionato, adesso con l’Inter c’è bisogno di continuare la striscia positiva che conduce al terzo posto e quindi ai preliminari di Champions.
Tutto il mondo fuori. Nessuna citazione forse è più indicata per tastare la reale condizione psicologica che si vive in casa Napoli. Fuori c’è un mondo fatto di clamori, successi che arrivano senza fine, vittorie e notti gloriose, voci di mercato, sirene che suonano da lontano e che sistematicamente tentano di minare quel muro di incredula stabilità che protegge il Napoli in questo periodo. Sui giornali negli ultimi giorni fioccano gli elogi, le lodi, abbondano le interviste agli esperti di calcio. Tutti pronti ad analizzare il modello Napoli, tutti pronti ad interrogarsi sul futuro dei pezzi di maggior pregio. A queste voci risponde dai giornali il presidente De Laurentiis, che nel gioco del mercato dichiara a caratteri cubitali di voler tenere tutti i gioielli a Napoli, lavorando su contratti, su proposte di rinnovo e guardandosi sempre attorno alla ricerca di nuovi talenti. Sappiamo bene che il Napoli, questo Napoli, è il frutto di un progetto serio (e con i bilanci in regola), in cui prima viene il senso di squadra e poi il dio denaro. Meno di dieci anni fa il Patron del Napoli diventava proprietario di un foglio di carta, quello era il Napoli. Adesso quel foglio di carta sulla scrivania di un tribunale fallimentare, è una corazzata che fa scintille in Europa e che per giunta è entrato nei cuori anche dei sudditi di sua Maestà.
Senza Marechiaro. Il grande assente di questa sera sarà proprio lo slovacco, che dovrà scontare un turno di squalifica e per Mazzarri il problema cardine è quello di cercare una soluzione che offra lo stesso precisione offensiva ed adeguato supporto al reparto arretrato. Si pensa a Zuniga come vice Hamsik, data la non brillante condizione di Pandev, ma c’è anche l’opzione Dzemaili, che ha dalla sua anche la propensione al tiro dalla distanza. Valuterà il mister quali sono le scelte più giuste da fare. A noi non resta che aspettare che stasera i riflettori del San Paolo si accendano per illuminare quella che si spera possa essere un’altra folle notte magica, quella del prepotente ritorno del Napoli in campionato. Avanti Napoli tutto è ancora possibile!
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