La notte delle stelle non poteva che essere la loro: la notte di Cavani e Lavezzi, ma anche quella del sacrificio di Hamsik e dell’immenso Gargano. È stata la serata del Napoli, quella della città che si è stretta intorno alla squadra e dei sessantamila del San Paolo che hanno aiutato i loro beniamini a riemergere quando il baratro sembrava vicino. Emozioni da Champions regalate dagli azzurri che trafiggono per tre volte Cech e in almeno altre quattro occasioni vanno vicini al gol: la dimostrazione che in questa competizione la formazione di Mazzarri ci sta più che di diritto.
Il Chelsea non arrivava all’appuntamento con gli ottavi di Champions nel migliore dei modi, ma fino a qualche anno fa immaginare un campione del calibro di Didier Drogba calcare il manto erboso del San Paolo era un sogno quasi impossibile. Ecco quindi che i Blues, seppur in difficoltà, non potevano essere presi sottogamba: il Napoli ha iniziato la partita con il piglio giusto, facendo capire subito che aveva voglia di far strabuzzare ancora una volta gli occhi all’Europa calcistica.
Cech però dimostra tutto il suo valore dicendo di no prima a Cavani e poi a Maggio, mentre la dea bendata volta le spalle a Cannavaro che liscia il pallone e dà il la al gol di Mata. I partenopei accusano il colpo e diventano confusionari; sono quindici minuti difficili, con il Chelsea che sembra poter dilagare. Nel momento peggiore, serve la giocata del singolo per tirarsi fuori dai guai e Lavezzi non si fa pregare, veste i panni da leader e ristabilisce la parità con un preciso tiro dal limite dell’area: è la scossa che ridà fiato al Napoli, è la scintilla che riaccende il San Paolo. Gli azzurri tornano a macinare gioco e riescono a passare in vantaggio con un colpo di spalla di Cavani, al 46esimo minuto.
Nella ripresa il Napoli si rintana nella propria area di rigore, pronto a scattare come una molla una volta recuperata palla. Lavezzi si mangia un gol in contropiede, ma si fa poi perdonare qualche minuto dopo siglando il 3-1: è Cavani che beffa Cole e David Luiz e offre al Pocho una palla che chiede solo di essere spinta in rete. Il San Paolo è una bolgia e il Chelsea sembra essere incapace di rendersi pericoloso: sono gli azzurri invece a sfiorare il poker con Maggio che si deve rimangiare l’esultanza dopo aver visto il suo tiro respinto sulla linea da un difensore inglese.
Il 4-1 avrebbe significato mettere un’ipoteca sulla qualificazione, ora invece il Napoli è atteso da una durissima battaglia alla Stamford Bridge, dove si annuncia un clima infuocato: gli uomini di Mazzarri però hanno dimostrato carattere da leone e sono pronti a regalare novanta minuti di emozioni. L’appuntamento è il 14 marzo a Londra: è lì che il Napoli dovrà conquistare il biglietto di ingresso nella storia.
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