Finalmente ci siamo! Stasera al San Paolo suoneranno nuovamente le emozionanti note della musichetta calcistica più amata e che ogni tifoso vorrebbe sentir sparare a tutto volume dagli altoparlanti dello stadio. Stasera tocca al Napoli versione bella di notte, provare a regalare un’altra infinita emozione ai sessantamila del San Paolo. Tutto è pronto in curva e distinti non c’è più posto da giorni, le tribune sono piene, gli ospiti in tribuna vip sono tanti, per non parlare dei giornalisti accreditati, provenienti da ogni parte del mondo. Il Napoli formato Champions piace a molti e fa parlare di se in mezza Europa ”isole comprese”.
Una volta archiviata la partita dell’Artemio Franchi, giocata in anticipo con la Fiorentina con splendida vittoria annessa, ottenuta con una facilità quasi disarmante, i tifosi hanno riacquistato il sorriso che stava affievolendosi. Si è fatto presto a sparare a zero sul Napoli di Gennaio che in campionato avrebbe dovuto far un sol boccone di avversari e classifica, imbattendosi invece in una serie di sfortunati eventi, parafrasando il titolo di un noto film holliwoodiano, non marcato De Laurentiis. Di contro son bastate due vittorie consecutive con Chievo e Fiorentina, per urlare ai quattro venti la fine della crisi. Il Napoli in crisi non è mai stato, ha solo subito un momento d’appannamento per certi versi anche naturale e logico dopo le fatiche del “girone infernale” di Champions, dove a detta di molti, non si sarebbe cavato un ragno dal buco. Ed invece ecco il grande Napoli di De Laurentiis, approdare agli ottavi di Champions, con la consapevolezza di aver compiuto un percorso magnifico, che in meno di dieci anni ha portato gli azzurri a giocare dai campetti di periferia alla partita di stasera contro il grande Chelsea. Un’impresa che sa quasi di miracolo, ma che di miracoloso non ha però nulla, come ci ha tenuto a specificare il patron azzurro in una intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Il presidente ha voluto prendersi qualche merito, a detta nostra più che legittimo, per quello che è diventato il Napoli grazie ad una programmazione di fondo, unita al grande spirito di squadra che ha accomunato tutti quelli che son passati di qui.
Lavezzi chiama i tifosi. Vuole che il San Paolo diventi una bolgia nella quale affondare senza pietà le superstar inglesi, senza rischiare però di far scattare provvedimenti disciplinari nei confronti dello stadio e dei tifosi stessi, entrambi sotto controllo da parte degli organi Uefa. Ma come sottolineava ancora il presidente De Laurentiis nella sua intervista, non c’è bisogno di dire ai tifosi quello che loro già sanno da soli. Napoli ed il Napoli sono tornati alla ribalta anche grazie a loro, che hanno seguito la squadra ovunque andasse. Tutto questo amore deve essere contraccambiato da una gara giocata al massimo delle possibilità fisiche e tecniche, con la consapevolezza di non essere mai soli perché il tifo del pubblico napoletano stasera, probabilmente, avrà un ruolo quanto mai fondamentale.
La partita di stasera, come se non fosse cosa già acquisita, sarà l’ennesima gara per entrare nella storia, anche se questo Napoli nella storia del calcio c’è già, perché campionato a parte, gli uomini di Mazzarri sono di diritto tra le sedici squadre più forti d’Europa. Vincere stasera, significherebbe fare un passo importante verso un passaggio di turno che avrebbe del sensazionale e che catapulterebbe il Napoli in una girandola di emozioni che al momento non sono nemmeno chiaramente distinguibili. Ma è giusto fare un passo alla volta e costruirsi il successo lavorando sodo come fatto fino ad ora. Nessun consiglio, nessuna raccomandazione, non è necessario, perché per queste cose c’è mister Mazzarri e soprattutto perché queste sono le partite di Cavani, di Hamsik e del Pocho. Tre nomi, tre tenori, rappresentanti di punta di un’orchestra molto più ampia, che vanta al suo interno musicisti di grande livello, che nella musichetta della Champions sembrano aver trovato la tonalità giusta.
Liberi di sognare. Questa la parola d’ordine in città. Adesso bisogna aspettare, come in ogni favola che si rispetti, che arrivi il lieto fine con contorno di miele ed accompagnato dal più classico dei “e vissero tutti felici e contenti….”. In bocca al lupo Napoli, un’altra pagina di storia sta per essere scritta nella notte magica del San Paolo!
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