Vincere anche giocando male: Mazzarri aveva chiesto agli azzurri di portare a casa i tre punti e i suoi ragazzi lo hanno accontentato. Contro il Chievo, il Napoli ritrova la vittoria che mancava da Palermo e ridà un minimo di significato alle restanti quindici giornate di campionato; il terzo posto è a otto punti, con quattro squadre da scavalcare: impresa ardua, ma non impossibile se la truppa azzurra ritrova l’ardore agonistico messo in campo nella scorsa stagione.
Nella sfida contro i veneti, Mazzarri può dire di aver rivisto la sua difesa: sarà stata anche solo una coincidenza, ma nel giorno del ritorno in campo di Grava dal primo minuto la retroguardia partenopea ha ritrovato la massima attenzione, si è riscoperta umile e ha evitato tutte quelle leggerezze che si sono succedute nelle ultime partite. Altra nota positiva arriva da Inler: dopo un paio di partite di riposo, lo svizzero è sembrato rigenerato, voglioso di dimostrare il suo valore. Il “leone” azzurro ha lottato su ogni pallone: deciso nei contrasti, il centrocampista partenopeo ha provato a regalare geometrie alla squadra e si è guadagnato anche gli applausi del San Paolo, come forse mai è accaduto da quando indossa la maglia del Napoli.
Ma non ci sono solo le cose positive che arrivano dal successo sul Chievo: il gioco non è ancora brillante e soprattutto i tre tenori hanno steccato un’altra partita. Cavani oltre al gol si è visto raramente, mentre Lavezzi si è intestardito nelle giocate personali, finendo per perdere quasi sempre palla; il migliore dei tre è stato Hamsik che non ha fatto vedere chissà cosa, ma spostato leggermente indietro è parso più nel vivo del gioco.
Le pagelle di Napoli-Chievo:
De Sanctis 6 – Dovrebbe aggiustare la mira nei rinvii, ma non è certo per le giocate raffinate con i piedi che è considerato uno dei migliori portieri italiani: il Chievo ci prova in un paio di occasioni e lui si fa trovare pronto.
Grava 7 – Rieccolo il soldatino azzurro: ritrova la maglia da titolare e la fascia da capitano e trasmette la sua umiltà e la sua grinta alla squadra. Chissà se Mazzarri ora si è convinto di aver un ricambio in più per la difesa.
Aronica 6 – Una prestazione ottima, macchiata da quella gomitata che poteva costare caro a lui e al Napoli: si limiti a difendere come sa e lasci da parte le irruenze perché in questo momento la squadra ha bisogno di lui.
Britos 6,5 – Il gol incornicia una prestazione positiva: sta ritrovando la forma fisica e acquisendo familiarità con la difesa a tre. Commette ancora qualche leggerezza, ma per fortuna senza conseguenze.
Zuniga 5,5 – Nella sera in cui torna sulla fascia di competenza gioca sotto ai suoi livelli: non attacca gli spazi, sbaglia i passaggi, non indovina un cross. Sorge quasi il dubbio che ormai si sia abituato a scorrazzare sulla sinistra. Leggermente meglio quando con l’ingresso di Maggio avanza il suo raggio di azione.
Gargano 6,5 – Impossibile fare a meno di lui e Mazzarri lo sa: doveva essere ceduto in estate, invece è l’unico insostituibile dell’undici azzurro. Il suo pressing è asfissiante e se indovina anche le conclusioni da fuori si ha la sensazione di essere davanti a un grande calciatore: qualche passaggio sbagliato di troppo ci ricorda che non è Xavi.
Inler 6,5 – Il leone sta tornando: lo svizzero dopo un paio di panchine ruggisce in campo. Tanto pressing, qualche buona apertura e il San Paolo lo applaude a scena aperta. Sembra ritrovare sicurezza e questo fa bene a lui e alla squadra.
Dossena 6 – È quasi sempre libero, ma i compagni sembrano non vederlo: esegue il suo compitino alla perfezione, ma se fosse stato più servito, avrebbe potuto creare più di un problema alla difesa clivense.
Hamsik 6 – Agisce quasi da centrocampista aggiunto più che da trequartista e riesce ad essere quasi sempre nel vivo del gioco: nessuno spunto particolare, ma almeno la sensazione che è in partita. (dal 22′ st Maggio 6 – Mazzarri lo butta dentro per aiutare in difesa e lui svolge il suo compito con diligenza).
Lavezzi 5 – Non c’è ancora il Pocho: la condizione fisica non lo aiuta, ma lui ci mette del suo cercando a tutti i costi l’azione personale e finendo quasi sempre per perdere la palla. Deve ritrovarsi in fretta perché il Napoli ha bisogno dei numeri del suo leader. (dal 31′ st Pandev sv)
Cavani 6 – Il rigore procurato e trasformato lo salva da una insufficienza: sono l’unica traccia della sua presenza in campo. (dal 43′ st Vargas sv – Giusto il tempo di infortunarsi)
Mazzarri 6,5 – Indovina le scelte giuste, lanciando Grava e Britos dal primo minuto e ridando la maglia da titolare a Inler. Bravo anche nella ripresa quando vede il Chievo che si fa pericoloso e passa alla difesa a quattro.