La finale è ancora possibile ed è già una gran cosa considerato il Napoli visto in campo contro il Siena: nella semifinale di andata di coppa Italia, gli azzurri fanno tutto quello che è in loro potere per rendere più difficile la strada che porta all’Olimpico. Un copione visto e rivisto in questo ultimo mese: difesa disattenta, centrocampo incapace di costruire gioco, attaccanti mai pericolosi e la sensazione che gli avversari mettano in campo quella grinta e quella voglia di far bene che un tempo era il marchio di fabbrica della Mazzarri band.
Proprio il tecnico livornese dovrebbe provare a dare una sterzata alla squadra, soprattutto a quei calciatori che in questo momento appaiono spaesati: Campagnaro è da un mese che fa errori che non commetteva neanche all’epoca “funerea” di Donadoni, Aronica sembra aver fatto un viaggio indietro di tre anni, per non parlare di Dzemaili che non riesce a ripetere neanche le oneste (e nulla più) prestazioni che faceva a Parma.
Contro il Siena si è rivisto anche l’arrembaggio nei venti minuti di finali, che tira via qualsiasi ombra sulla tenuta fisica della squadra: il problema è mentale prima e tattico poi. Il Napoli non scende più in campo con la dovuta cattiveria agonistica, se non contro le big, e ormai tutti sanno come si fa a bloccare il suo gioco.
Le pagelle di Siena-Napoli
De Sanctis 6 – Magari poco reattivo in occasione del primo gol, incolpevole sul secondo. Per il resto non è chiamato a grandi interventi.
Campagnaro 4,5 – A metà del primo tempo commette una imperdonabile leggerezza e trova De Sanctis pronto a metterci una pezza. Assolutamente fermo mentre Reginaldo si invola verso la porta in occasione del primo gol. Prova a farsi perdonare nel finale andando in avanti, ma la traversa gli nega la gioia del gol: gli serve un po’ di riposo e anche in fretta.
Cannavaro 5,5 – Fa a sportellate con Bogdani e non sempre ha la meglio. Mal posizionato in occasione del gol di D’Agostino, non sembra più il baluardo difensivo della scorsa stagione.
Aronica 5,5 – Forse il migliore del trio difensivo, se non fosse per quella dannata tendenza a rinviare la palla tra i piedi avversari. Per il resto se la cava bene in marcatura, ma è chiaro che l’impostazione del gioco non deve passare per i suoi piedi. (Dal 12′ st Lavezzi 6 – Entra in campo e sfiora il gol con un tiro dal limite. Non che faccia giocate clamorose, ma almeno è l’unico che prova a scardinare con qualche risultato la difesa toscana. Da un suo cross nasce l’autogol di Pesoli).
Maggio 5 – Facciamolo riposare: l’esterno che ha stupito l’Italia fino a conquistare la maglia della nazionale non c’è più. Bloccato dalla disposizione tattica del Siena, non riesce mai a trovare il fondo: dei suoi spunti ormai da un po’ si è persa traccia.
Dzemaili 5 – Si dice che sia più in forma di Inler, ma onestamente ieri sera non lo ha dimostrato. Non pressa, non imposta, sembra un’anima in pena nel centrocampo azzurro. (dal 28′ st Inler sv)
Gargano 6 – Deve sorreggere da solo il peso del centrocampo e almeno dal punto di vista del recupero palla riesce a farlo con costanza. Male, ma non è una novità, quando deve costruire il gioco: non è forse per questo che non arrivati Inler e Dzemaili?
Zuniga 6 – Ha qualche colpa sul gol di D’Agostino, ma anche il merito di riuscire a trovare quasi sempre il fondo e creare qualche pericolo al Siena.
Hamsik 5,5 – L’inizio è di quelli promettenti, poi come al solito si spegne e scompare dal campo.
Pandev 5,5 – Mandato in campo al posto di Lavezzi, questa volta il macedone delude le attese: non è che giochi tanti palloni, ma sembra rassegnarsi alla giornata no della squadra. (dal 25′ st Vargas sv)
Cavani 5,5 – Palloni giocabili gli arrivano con il contagocce e di certo da solo non può fare miracoli. Ha un paio di buone occasioni, ma prima il portiere poi il palo gli negano il gol.
Mazzarri 5 – Il Siena si affida alle seconde linee, lui continua a mandare in campo gli stessi giocatori anche se da un mese non ne azzeccano una: possibile che Fernandez sia peggio del Campagnaro di questi tempi? Sannino schiera la squadra per bloccare il Napoli e lui non fa nulla per cambiare le cose.
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