Un pezzo dopo l’altro va in frantumi il Forum delle Culture, che Napoli dovrebbe ospitare il prossimo anno: la Provincia ha, infatti, annunciato la sua uscita dall’evento e la riduzione dei finanziamenti promessi. Il presidente Luigi Cesaro ha deciso di abbandonare il Forum chiedendo ad Antonella Basilico, rappresentate dell’ente di Piazza Matteotti nel consiglio di amministrazione del Forum, di rassegnare le proprie dimissioni. Alla base della decisione della Provincia, secondo quanto afferma lo stesso Cesaro c’è la necessità di tagliare “tutto ciò che non è indispensabile al fine di garantire i servizi di nostra competenza ai cittadini dell’area metropolitana”.
L’addio della Provincia al Forum e la conseguente riduzione dei finanziamenti (fino ad ora Palazzo Matteotti aveva sborsato 150mila euro) segue di qualche giorno la decisione della Regione di tagliare i fondi messi a disposizione per l’evento: da una copertura per le spese di 150 milioni si è passati agli attuali 15 milioni garantiti.
Una messa in scena sempre più triste per un Forum che avrebbe potuto segnare un punto di svolta per Napoli, come lo è stato per Barcellona, città che ha ospitato l’ultima edizione. Invece tra ritardi organizzativi, lite sulla nomina del presidente e lotte sotterranee, a poco più di un anno dal via non è stato fatto praticamente nulla. Prima la querelle sulla nomina di Roberto Vecchioni a presidente, poi le dimissioni del cantautore milanese e la designazione alla guida del forum di Sergio Marotta che ancora non si è insediato, infine la rinuncia della Provincia: non si può dire certo che l’evento vada avanti in acque tranquille.
Tutto questo però non fa perdere l’ottimismo al sindaco De Magistris che rassicura sulla buona riuscita del Forum delle Culture: “Si faranno cose enormi anche con meno soldi: sono convinto che si possa fare un grande Forum anche con 1 milione di euro. Sono disposto a farlo anche da solo con mille euro e sarà il miglior Forum che si sia mai visto”. Il primo cittadino smentisce le voci che parlano di una riduzione della durata dell’evento (da 101 giorni a due mesi) e sul mancato insediamento di Marotta chiosa: “Non è questo il problema: non siamo qui per garantire poltrone. Ora c’è il sindaco alla guida e non c’è da preoccuparsi“.
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