Sono stati al centro delle polemiche dopo le proteste messe in atto contro le liberalizzazioni varate dal governo Monti: i taxi di Napoli oggi si riprendono la scena per un servizio pensato per favorire i cittadini. L’assessore alla Mobilità, Anna Donati, insieme al sindaco De Magistris ha presentato oggi l’estensione delle tariffe predeterminate, che già da diverso tempo sono in vigore sui taxi del capoluogo partenopeo.
Un progetto che evidenzia la volontà da parte dell’amministrazione cittadina di facilitare gli spostamenti da e per la nuova Zona a Traffico Limitato del Centro Antico, che si estenderà ulteriormente a partire dal 13 febbraio. Con le tariffe low cost (in vigore dal prossimo 16 febbraio) sarà così possibile 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, prendere un taxi da o per la ZTL spendendo 6 o 8 euro a seconda del tragitto previsto.
Ad esempio per arrivare dalla stazione ferroviaria di Piazza Garibaldi o da Piazza Carlo III a una qualsiasi località compresa nella zona a traffico limitato si dovranno pagare sei euro, così come pure per andare da un qualsiasi punto della ZTL a una zona compresa nella prima fascia esterna alla stessa. Gli utenti dovranno richiedere l’applicazione della tariffa prestabilita all’inizio della corsa, ma hanno anche la facoltà di scegliere la tradizionale tariffazione. Il sindaco De Magistris parla di una novità importante che “si inserisce nel progetto di mobilità sostenibile a Napoli, quindi trasporto pubblico, metropolitana, funicolare, pedonalizzazione, taxi con tariffe predeterminate e convenienti. Un incentivo ad uscire e a servirsi dei mezzi pubblici”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Donati che parla di un progetto che “favorisce gli utenti” e che punta a fare in modo che “il costo del taxi sia sempre più agevolato”. Il tariffario sarà esposto sulle vetture insieme a una mappa esplicativa che faciliterà l’individuazione delle aree percorribili a costo fisso.