“Rifarei tutto anche cento volte”: non saranno certo i 600 euro di multa a far cambiare idea a Pietro Rinaldi. Il consigliere comunale di “Napoli è tua” è uno dei quattro attivisti della Rete Commons a cui sono stati notificati i decreti penali di condanna (in totale seicento euro di multa) per aver occupato la discarica di Chiaiano lo scorso 16 luglio: oltre a Rinaldi ci sono Antonio Musella, portavoce di Commons, Ivo Poggiani, consigliere dell’ottava municipalità e Palma Kaiser, attivista dei comitati di Chiaiano .
Fu proprio grazie alla violazione della zona militare e all’occupazione della discarica che si riuscì ad ottenere il sopralluogo dello scorso 27 luglio, durante il quale esplose un geyser di percolato, dando il via ad ulteriori indagini e alla chiusura della discarica. Ed è per questo motivo che Rinaldi, così come gli altri attivisti, non può certo dirsi pentito di quanto fatto: “A volte -spiega il consigliere comunale che appoggia il sindaco De Magistris – è necessario violare leggi ingiuste per arrivare alla giustizia”.
Proprio dalla Giunta comunale arriva la solidarietà all’esponente di ‘Napoli è tua’: “Esprimo la mia personale solidarietà – scrive in una nota il vicesindaco Tommaso Sodano – al consigliere Rinaldi e agli attivisti della Rete Commons per i decreti penali di condanna a loro notificati”. Il numero due di palazzo San Giacomo afferma che è “anche grazie a queste azioni di disobbedienza civile che si sono accesi i riflettori sulla discarica di Chiaiano, mettendo in luce l’assurdità di considerare ‘zona militare’ un sito su cui dovrebbe esserci la massima trasparenza”.