Altro che pergamena da appendere al muro per far bella mostra di sé (almeno quello): oggi per la laurea si utilizza la carta igienica. È una delle proteste messe in atto dagli studenti contro il governo Monti che sta valutando l’abolizione del valore legale dei titoli di studio: all’università L’Orientale di Napoli gli studenti hanno dato una dimostrazione pratica di cosa significa far diventare la laurea un semplice pezzo di carta (igienica) distribuendo i particolari diplomi. L’iniziativa, messa in piedi dal sindacato universitario Link, è una delle tante che si sono svolte oggi contro la volontà dell’esecutivo di togliere il valore legale alla laurea.
Secondo i promotori della protesta, se passasse la proposta del governo non si creerebbe maggior competizione tra gli atenei e quindi una formazione più qualificata per gli studenti, ma “si verrebbe a creare una classifica degli istituti che comporterebbe un limitato accesso al mondo del lavoro, da parte di coloro che per motivi economici non hanno modo di entrare nelle università ritenute più prestigiose”.
Manifestazione anche alla Federico II di Napoli con un gruppo di studenti che ha esposto uno striscione con su scritto “Il nostro futuro non è carta straccia“; un’iniziativa che è stata programmata in contemporanea al Consiglio dei Ministri nel quale si è dato inizio a una discussione sull’eliminazione del valore legale della laurea, una normativa che renderebbe vani “tutti gli sforzi, i sacrifici e le speranze degli studenti italiani”. I manifestanti hanno avuto anche un incontro con il rettore Massimo Marrelli che ha espresso la sua contrarietà all’eventuale abolizione del valore legale dei titoli di studio. La protesta continuerà anche nei prossimi giorni: lunedì 30 gennaio alle ore 15 a palazzo Giusso dell’Università L’Orientale, si terrà un’assemblea pubblica per discutere sul tema.
Al momento l’abolizione del valore legale del titolo di studi rimane ancora soltanto un’idea al vaglio del governo: durante la conferenza stampa di presentazione del decreto legge sulle semplificazioni emanato dal Consiglio dei Ministri, il premier Monti ha affermato che il tema non è inserito nel provvedimento, ma sarà oggetto di un approfondito dibattito pubblico. Nel testo approvato oggi c’è invece l’inserimento di una normativa che renderà possibile partecipare a tutti i concorsi pubblici indipendentemente dal voto di laurea.
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