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Categories: Sport

Napoli-Cesena: le pagelle

Avanti, ma che fatica! Il Napoli supera il Cesena e approda nei quarti di finale di coppa Italia, ma la partita per gli azzurri è un concentrato di sofferenza. La squadra di Mazzarri entra in campoconfusa e poco concentrata e suda le proverbiali sette camicie per aver la meglio dei romagnoli arrivati al San Paolo con una formazione improvvisata, con in campo molte seconde linee e qualche primavera, ma con tanta voglia di fare bella figura.

La voglia è proprio quella che manca al Napoli che offre una prestazione a dir poco scadente nel primo tempo; confusione, errori di posizionamento, errori di appoggio: i primi 45′ sono un concentrato di cose che non dovrebbe essere fatte da una squadra per vincere una partita. Con premesse del genere ovvio che il neo acquisto Vargas sia coinvolto nella cattiva serata dei suoi compagni di squadra: fuori forma, spaesato, non a suo agio con i suoi partner d’attacco, il cileno non si fa praticamente mai vedere se non per qualche errore o intervento sfortunato, come nel caso del tocco che permette a Popescu di far passare in vantaggio il Cesena.

Il giovane attaccante è sostituito nell’intervallo da Goran Pandev: il macedone dimostra una volta in più di essere ritornato in mostra smagliante e con i suoi numeri da campione riesce a sovvertire il risultato regalando la qualificazione ai suoi.  La serata doveva essere l’occasione per rivedere all’opera Britos e Donadel: il difensore gioca quasi settanta minuti, palesando ancora qualche paura nei contrasti e una scarsa abitudine alla partita; l’ex Fiorentina gioca invece gli ultimi quindici minuti, ma dimostra di poter tornare utile alla causa azzurra: se e quando ritroverà la forma fisica, il Napoli avrà un uomo in più su cui contare a centrocampo.

Le pagelle di Napoli-Cesena 

Rosati 5,5 – In porta al posto dell’onnipresente De Sanctis, si fa sorprendere sul gol del Cesena. Forse per la scarsa abitudine alla partita, sembra uscire sempre con un attimo di ritardo.

Fernandez 5 – Lento e impacciato: l’argentino dimostra ancora una volta di non trovarsi a suo agio nella posizione di difensore destro. Un consiglio a Mazzarri: facciamolo giocare nel suo ruolo naturale di centrale, altrimenti non riuscirà mai ad acquistare sicurezza.

Cannavaro 5,5 – Parte male soffrendo troppo gli attaccanti cesenati; fuori posizione al momento del gol avversario, migliora nella ripresa quando però il Cesena si fa vedere poco in avanti.

Britos 6 – Un voto di incoraggiamento: torna dopo cinque mesi e non poteva offrire il meglio di sè. Soffre Bogdani non solo sullo stacco, ma anche in velocità: da rivedere. (dal 77′ Donadel 6 – Buono il ritorno in campo del centrocampista: nei 15 minuti in cui è impiegato dimostra di essere recuperato dall’infortunio e fa capire che ha voglia di far ricredere chi ritiene il suo acquisto un errore)

Zuniga 6,5 – Per larghi tratti del match è il migliore dei suoi: nel primo tempo è l’unico a darsi da fare per provare a impensierire la difesa avversaria. Cala nella ripresa, soprattutto quando Mazzarri lo sposta in avanti.

Inler 4,5 – Un mistero: lo svizzero nel Napoli non riesce a essere il calciatore ammirato a Udine. È stato acquistato per essere il leader del centrocampo azzurro, ruolo che per il momento non ha quasi mai interpretato a dovere. (dal 57′ Maggio 5,5 – In pratica non entra in partita: non supera mai l’uomo, non fa mai una progressione delle sue)

Dzemaili 5,5 – Un po’ meglio del suo compagno di reparto e di nazionale, ma senza arrivare comunque alla sufficienza: bene in interdizione, ma quando si tratta di impostare il gioco sceglie sempre la soluzione peggiore.

Dossena 5,5 – Scatta, salta l’uomo, arriva sul fondo e … sbaglia il cross: una costante per tutti i novanta minuti. Grande impegno e sacrificio sprecato per l’assenza di precisione.

Hamsik 6 – Arretra, avanza, si propone: prova a trascinare i suoi nel momento di difficoltà, ma non è la sua serata.

Cavani 6 – Il gol e tanto nervosismo: un rapace d’area di rigore, quando ribatte in rete la punizione di Pandev. Per il resto della partita però si vede più per le proteste che per le occasioni che si crea.

Vargas 5 – In campo non si vede: non un guizzo di quelli fatti ammirare in Sudamerica, non uno scatto. Nulla, se non quel tocco che favorisce il gol del Cesena e la barriera che fa su un tiro di Cavani. Ci vuole tempo e pazienza, ma il ragazzo si farà. (Dal 46′ – Pandev 7 – Campione: entra e rivolta la squadra. Provoca il gol del pareggio, realizza quello della vittoria ed è l’unico a creare pericoli: ora tenerlo fuori sarà davvero difficile.)

Mazzarri 6 – Sbaglia formazione a inizio partita facendosi trasportare dalle voglie di piazza; ha il merito però di correggere i propri errori gettando nella mischia Pandev.

Bruno De Santis

Giornalista professionista napoletano. “Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”.

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