Macchine a piazza Plebiscito, diverse centinaia di vetture parcheggiate nella piazza simbolo della città: non si tratta dell’ennesima infrazione, dei tanto pubblicizzati scugnizzi che scorrazzano lì dove non potrebbero. È invece la protesta del popolo dei tassisti contro le liberalizzazioni promesse dal governo Monti: un provvedimento che ancora prima di essere reso pubblico già sta facendo montare le polemiche. Non hanno atteso la serrata nazionale programma il 23 gennaio i tassisti napoletani: da ieri sera centinaia di vetture bianche hanno occupato piazza Plebiscito; una protesta che è andata avanti tutta la notte e che è proseguita anche questa mattina. Non hanno alcuna intenzione di levare le tende i tassisti di Napoli che vedono le liberalizzazioni come una minaccia, una possibilità di complicare ancora di più una situazione già critica.
La protesta ha preso il via ieri sera dall’aeroporto di Capodichino: i taxi si sono poi radunati nella piazza dove affaccia la Prefettura e lì si sono parcheggiati. Per tutta la notte il Plebiscito è sembrato tornare indietro di oltre venti anni, quando la piazza, prima che fosse pedonalizzata, era un vero e proprio parcheggio.
In piazza si è tenuta un’assemblea per discutere delle prossime iniziative per dire no alle liberalizzazioni: anche oggi sono previste manifestazioni di protesta, con il presidio che continuerà ancora e adesivi con la scritta “no alle liberalizzazioni” attaccato sulle fiancate delle vetture. Intanto va avanti lo stop al servizio: telefonando al centralino parte un messaggio automatico dove si dice che la richiesta non può essere soddisfatta per lo stato di fermo della categoria. I tassisti di Napoli sono sul piede di guerra per una situazione che ritengono essere più critica rispetto al resto di Italia; troppe licenze, pochi parcheggi e nessun beneficio per i cittadini: questi i punti critici alla base della protesta che sta creando non pochi disagi in città.
Per provare a sbloccare la situazione potrebbe intervenire il Prefetto: si parla, infatti, di un possibile incontro in giornata tra Andrea De Martino e una delegazione di tassisti. La richiesta è quella di portare all’attenzione del governo un “caso Napoli”, visto la diversità della situazione partenopea rispetto alle altre città.
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