I tagli del governo previsti dalla nuova manovra potrebbero provocare pesanti conseguenze per le iniziative regionali e comunali alle quali i fondi della comunità europea erano già stati attribuiti nei mesi scorsi. Il vertice di sabato con i ministri Corrado Passera e Fabrizio Barca si è concluso con un nulla di fatto per la definizione del nuovo potenziale convoglio dei fondi e stesso discorso vale per l’incontro di ieri tenutosi a Roma.
Infatti i fondi destinati alle opere di potenziamento dei porti di Napoli e Salerno, alla valorizzazione del centro storico partenopeo, al restyling del polo fieristico regionale con la Mostra d’Oltremare, alla riconversione di Bagnoli, al completamento degli anelli delle metropolitane, ecc. potrebbero essere dirottati su piani di recupero extraterritoriali, come la linea ferroviaria Napoli–Bari: in questo modo si punterebbe a dare commesse ai grandi gruppi statali che giacciono in stand by per mancanza di lavoro.
Com’era prevedibile, la notizia non è stata accolta di buon grado dall’amministrazione comunale partenopea. «Non esiste – ha sottolineato il primo cittadino Luigi De Magistris a Il Mattino – che porto e metropolitana di Napoli vengano stralciati o non tenuti in considerazione. L’allarme lo ha lanciato il presidente della Regione, Caldoro, dopo l’incontro con il Governo al quale non abbiamo partecipato – ha affermato il sindaco – e si inserisce nel grido d’allarme che ho lanciato a Napolitano e al Governo».
«Mi farò sentire. Sono opere già in corso, già in parte finanziate, con progetti esecutivi e trovo illogico, contraddittorio, assurdo dover rallentare anche solo parzialmente su queste opere. Finiamo quello che è già in cantiere – ha concluso De Magistris – in modo che la gente possa vedere i risultati».
I tagli infatti andrebbero a mettere a rischio anche la conclusione delle opere già in corso, lasciando i cantieri in stallo a tempo indeterminato e operai e maestranze tecniche senza un lavoro: infatti la realizzazione delle nuove opere regionali rappresenta un volano economico, oltre che potenziale, anche attuale per le decine e decine di persone che lavorano quotidianamente all’interno dei cantieri.
Alla Campania nei mesi scorsi sono stati assegnati circa 2 miliardi di euro per l’inizio ed il completamento delle opere urbane: un piccolo tesoro che la giunta comunale non ha nessuna intenzione di lasciarsi scappare, anche se, al momento, ancora non si conosce la decisione finale sul cambiamento della destinazione dei fondi, che verrà presa soltanto nei prossimi giorni.
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