Una scena normale, di quella che accadono spesso nella classi italiane: i voti di un compito, qualche alunno scontento, la richiesta di spiegazioni al professore di turno. Non ha nulla di normale invece la reazione che avrebbe avuto una professoressa della scuola Pietro Giannone di Caserta alle spiegazioni chieste da una ragazzina sul voto ricevuto a un compito: “Tu non sei come le altre, tu sei nera“.
Parole scioccanti, che hanno lasciato un segno sulla ragazzina e sui suoi compagni di classe; parole che non dovrebbero essere pronunciate da nessuno, figurarsi poi da chi ha il compito di fungere da esempio per degli alunni. Invece è proprio la frase che ha pronunciato la professoressa di geografia di una seconda media di una delle scuole più rinomate di Caserta. La ragazzina, una dodicenne italiana con la pelle nera, non è contenta del voto che ha ricevuto al suo elaborato di geografia: perché io sette – si chiede – e la mia compagna nove , nonostante i compiti siano praticamente uguali?
La ragazzina non ci sta e va a chiedere spiegazioni alla professoressa e si vede rispondere come mai avrebbe immaginato: “Tu non sei come le altre, tu sei nera”. La frase non lascia indifferente la dodicenne che torna turbata a casa; la madre capisce che qualcosa è successo e si fa dire tutto: il giorno dopo chiede un appuntamento alla preside e le racconta la storia. La dirigente scolastica va nella classe della ragazzina e chiede agli altri compagni di confermare la vicenda: conferma che arriva impietosa. A quel punto la preside non può fare altro che chiamare la professoressa e intimarle di lasciare la scuola: cosa che in effetti è avvenuta, visto che dal giorno dopo la frase incriminata, la professoressa non si è più presentata in classe. Nessun provvedimento al momento contro di lei però: ufficialmente è in malattia. La sua storia racconta di un rapporto non facile all’interno della scuola, di una difficoltà di relazionarsi con alunni e genitori che va avanti da anni.
Ora la vicenda è arrivata sul tavolo dell’Ufficio scolastico provinciale, mentre il dirigente scolastico della Campania, Diego Bouchè parla di “fatto gravissimo” e afferma: “Mi chiedo come sia possibile, oggi, nella società multirazziale, che accadano episodi simili: insopportabile.” Per la professoressa possibili provvedimenti in arrivo, per la ragazzina invece c’è stato subito il ritorno alla normalità: purtroppo è stata costretta ad abituarsi presto a una realtà dove si è giudicati diversi per il colore della pelle.
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