“Una vera rivoluzione culturale”: con queste parole Pino De Stasio, consigliere e assessore alle Pari Opportunità della seconda municipalità, spiega la sua idea di introdurre in città i “parchi dell’amore”. Una proposta concreta, già presentata sia alla municipalità che al comune, che punta a creare degli spazi pubblici per le coppiette, luoghi dove chi non ha la possibilità di permettersi una stanza di albergo può comunque trovare un po’ di intimità, un rifugio d’amore. Una proposta che potrebbe sembrare azzardata, ma alla quale De Stasio crede molto e che mira anche a combattere un fenomeno sempre più diffuso: quello delle rapine alle coppiette che si appartano in luoghi isolati alla ricerca di un po’ di intimità.
Proprio un episodio del genere finito in tragedia ha spinto l’assessore della seconda municipalità a fare la proposta: “La spinta a presentare la proposta – spiega De Stasio dalle pagine de Il Mattino – è stata la morte Carlo Cannavacciuolo, il giovane ucciso il 15 novembre scorso a Santa Maria della Carità. Un omicidio che ha fatto tornare alla ribalta un problema che molti si ostinano a non vedere, quello dell’assenza di aree pubbliche dove ogni coppia possa rifugiarsi per trovare un po’ di intimità”.
Una realtà quella dei “parchi dell’amore” già diffusa in altri paesi, come in Svezia, e che potrebbe essere introdotta anche a Napoli dove i parchi pubblici sono luoghi insicuri dove è facile finire preda di malintenzionati. Certo ci sarebbe da vincere la reticenza della popolazione verso un tema che è visto ancora come un tabù, ma per De Stasio è il tempo di abbattere la cultura ottocentesca e la sessuofobia che serpeggia ancora in città: “Il progetto sarà presentato in Comune in contemporanea all’approvazione della delibera sulle unioni civili. Il primo luogo destinato a essere trasformato in un “parco dell’Amore’ potrebbe essere il Parco dei Quartieri Spagnoli, l’ex ospedale militare dove è presente uno spiazzale abbandonato che potrebbe ospitare circa 100 auto”.
Il ritrovo delle coppiette dovrà però essere un posto sicuro, ecco perché De Stasio propone che “l’accesso al parco dovrà essere custodito da operatori comunali”. Magari il romanticismo non sarà ai massimi livelli, ma per godersi un po’ di intimità con maggiore sicurezza, si può accettare anche questo.