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Le pagelle di Villarreal-Napoli

Un’ora e cinque minuti di paura, bloccati dall’emozione e dallo storico traguardo che era lì a portata di mano; sessantacinque minuti lunghissimi in cui le gambe sembravano non girare, bloccate dalla testa più che dalla condizione fisica. Un tempo (il primo) in cui il Villarreal sembrava la squadra che dovesse conquistare la qualificazione e il Napoli invece la formazione ormai già fuori da tutto; una ripresa cominciata quasi peggio con quella parata di De Sanctis che teneva in vita i sogni azzurri. La tensione sembrava non voler lasciare la formazione partenopea, era necessario la giocata di un campione, qualcuno che si prendesse la responsabilità di caricarsi sulle spalle i sogni di una città intera.

Minuto sessantacinque di una partita che stava sfuggendo di mano: Gokhan Inler riceve palla poco fuori dall’area di rigore avversaria e senza pensarci su due volte fa partire il tiro che cambia le sorti dell’incontro. La palla si insacca alle spalle del portiere spagnolo e si apre un’altra partita: una gara in cui il Napoli sembra indemoniato, lotta su ogni pallone, squarcia con le incursioni di Lavezzi la difesa avversaria. Logica conseguenza è il 2-0 siglato Hamsik, sigillato da una parata strepitosa di De Sanctis nel finale di partita, quasi a voler punire il troppo ardore messo in campo dal Villarreal.

Vince il Napoli e vola agli ottavi di Champions League: vince grazie al “miracoloso” De Sanctis, agli insuperabili Campagnaro, Aronica e Cannavaro; vince grazie alle incursioni degli esterni Maggio e Zuniga (ah quel gol mangiato!), al sacrificio di Gargano e Inler. I partenopei portano a casa i tre punti anche se Cavani non rende al meglio, grazie a un Lavezzi che carica la squadra a molla quando sembrava non ritrovarsi più, a un Hamsik che per la prima volta sforna una prestazione super in una gara decisiva. Va il Napoli dove neanche Diego Armando Maradona era mai arrivato e lo fa grazie alla guida tecnica di Walter Mazzarri e alla società messa in piedi dal nulla da Aurelio De Laurentiis; il Napoli è tra le prime sedici d’Europa: il sogno continua.

Le Pagelle di Villarreal-Napoli:

De Sanctis 7 – Tiene in piedi la squadra a inizio ripresa con una bella parata su tiro ravvicinato; è super nel finale quando compie un vero miracolo.

Campagnaro 7 – Gli attaccanti del Villarreal provano solo un paio di spunti e in entrambi i casi ci pensa superHugo a bloccare le velleità avversarie.

Cannavaro 6,5 – Il giusto capitano per una serata storica: si toglie di dosso l’etichetta di fratello di Fabio e mostra al mondo che con la tenacia si può superare qualunque limite.

Aronica 6 – Peccato per quell’intervento nel finale che accende gli animi e macchia una partita ottima, dove non sbaglia mai una chiusura. In un paio di circostanze rischia il numero, ma questa sera gli riesce tutto.

Maggio 7 – Bloccato per un’ora come tutta la squadra, dopo il gol scarica la tensione a furia di inserimenti sulla fascia destra: ad oggi è uno dei più forti laterali destri in circolazione.

Gargano 6 – Le sue folle corse all’inseguimento della palla mancano alla squadra: fermato dall’emozione, non riesce a far salire la squadra con il suo pressing forsennato.

Inler 6,5 – Sceglie la partita più importante per il suo primo gol in maglia azzurra: la sua rete dà il via alla festa azzurra.

Zuniga 6 – In una serata come questa non si può dare un’insufficienza, ma il colombiano fa tutto per convincerci del contrario: sbaglia un gol già fatto in avvio, non trova mai i tempi giusti di inserimento e soffre troppo in difesa.  (47′ st Grava sv)

Hamsik 7 – Eccolo il campione che tutti ci invidiano: copre, pressa, fa ripartire la manovra e finalizza. Tutto il suo miglior repertorio, lo slovacco se lo era conservato per la partita della vita. (33’st Dzemaili sv)

Lavezzi 7 – Quando spinge il piede sull’acceleratore per gli altri sono dolori: è il leader della squadra e l’abbraccio della panchina dopo il gol di Hamsik è lì  a testimoniarlo.

Cavani 6 – Non riesce a mettere la sua impronta al match, giustificato però dalla scarsità di rifornimenti. Una partita anonima, ma questa sera tutto passa in secondo piano. (37′ st Pandev sv)

Mazzarri 7 – È il condottiero che ha portato questo gruppo a fare un vero e proprio miracolo:  in questa partita non è riuscito a far sparire la paura dalla testa del gruppo, ma la qualificazione è soprattutto merito del suo lavoro.

Bruno De Santis

Giornalista professionista napoletano. “Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”.

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