Prima c’era il Napoli di Maradona, vincitore di due scudetti e di diritto inserito nella vecchia Coppa dei Campioni. Brutti ricordi legati a quella competizione che vide il Napoli infrangersi al primo turno. La Champions League è cosa diversa, più dura e che se ti chiami Napoli, ti risucchia in un girone infernale dal quale dubiti seriamente che uscirai con tutte le ossa al posto giusto. Il peggio sembra essere passato, il Napoli ha dato prova di essere in forma europea, sfoggiando prestazioni con Bayern e Manchester City, degne di una finale. Adesso si presenta l’ultimo ostacolo, quello più duro, da “dentro o fuori”.
Una stagione altalenante in campionato, ma che in Champions non lascia dubbi sulla caratura dei suoi ragazzi, tutti intenzionati a passare il turno ed entrare nella storia, con un passaggio di turno che per noi adesso sembra quasi una ricompensa obbligata per gli sforzi fino ad ora profusi, ma che per molti qualche mese fa sembrava un remoto miraggio, quasi un sogno da incoscienti. Invece il Napoli è lì, a lottare con le grandi d’Europa e addirittura potrebbe buttare fuori il Manchester di Mancini e dei petrodollari degli sceicchi e lanciarsi in una corsa che non si sa dove potrebbe arrestarsi.
Un Mazzarri ottimista si è presentato ieri alla conferenza stampa, accompagnato da un capitan Cannavaro che non sta più nella pelle perché per lui, napoletano che ama Napoli, portare la squadra in giro per l’Europa è motivo d’orgoglio e di vanto. Lo stesso orgoglio che le migliaia di tifosi napoletani porteranno stasera al Madrigal, facendo capire alla squadra che non sarà mai da sola. I sottomarini gialli non spalancheranno certo le porte della vittoria, anzi promettono battaglia. D’altro canto al Napoli non resta che la vittoria per essere sicuro del passaggio di turno, senza pensare, come ha detto Mazzarri, a ciò che accade sugli altri campi, quello lo si vedrà a fine partita…
Un successo storico e allo stesso tempo a portata di mano, perché il Villareal è il fanalino di coda del girone, senza nemmeno una vittoria, ma che ha l’intenzione di provare a vincere e rovinarci la festa, come fece l’anno scorso buttandoci fuori dall’Europa League. Stasera il Napoli potrebbe restituire gli schiaffi subiti e festeggiare un successo storico proprio in casa degli spagnoli. Novanta minuti per la storia, novanta minuti in cui i milioni di tifosi del Napoli sparsi per il mondo avranno il fiato sospeso ed il cuore a mille fino al triplice fischio finale.
Ormai il tempo delle parole è finito, adesso sarà il campo a parlare e speriamo che anche questa sera parli in napoletano!
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