E’ polemica sulla situazione dei rifiuti a Napoli tra il primo cittadino, Luigi de Magistris, e il neoministro dell’Ambiente, Corrado Clini: visioni in real time, prospettive e soluzioni totalmente differenti sull’attuale condizione della città, sulla stima della giacenza rifiuti per strada, sui provvedimenti da adottare per gestire l’emergenza. Un botta e risposta iniziato ieri e ancora in fieri: per il ministro “la situazione di Napoli è di nuovo al limite” e il riacuirsi della crisi impone scelte drastiche, come l’intervento dell’esercito; per il sindaco l’emergenza non esiste: “zero tonnellate per strada” e “sabato il ministro lo vedrà con i suoi occhi”.
E’ previsto infatti per sabato l’incontro, finalizzato a fare il punto dell situazione, tra il rappresentante del neonato governo Monti e quelli delle istituzioni locali, il governatore della Regione Stefano Caldoro, il sindaco di Napoli e il presidente della Provincia Luigi Cesaro.
Esito tutt’altro che scontato se il ministro da una parte fa sapere che sarebbe giunto il momento “di mettersi a ragionare sulle opzioni tecnologiche e ambientali che funzionano in altre regioni e Paesi, come… i termovalorizzatori“, mentre Palazzo San Giacomo dall’altra mantiene netta la sua posizione contraria e ribadisce che sarà difficile realizzarne uno senza il consenso del sindaco. A questo punto c’è di più: dalle pagine de Il Mattino, addirittura, è paventata l’ipotesi governativa di sanzionare i sindaci che dicono no agli impianti. Infatti, durante l’audizione in commissione Ambiente alla Camera, Clini ha sottolineato l’esigenza di “soluzioni eccezionali e non negoziabili” soprattutto per non continuare ad alimentare il sistema affaristico delle ecomafie.
Ma di nuovo il sindaco ha rispedito al mittente: “La criminalità a Napoli non la scopre il ministro Clini, la criminalità c’è e c’è stata proprio nelle ecomafie e noi stiamo rompendo questo sistema”, anzi, ha continuato: “I commissariamenti hanno portato a sperpero di soldi e la lotta alla criminalità non la fa l’esercito, ma magistratura, forze dell’ordine e la buona politica. Noi stiamo rompendo la filiera della malapolitica, affari collegati alla criminalità organizzata che stanno dietro alle discariche e agli appalti per gli inceneritori”.
Infine, interviene anche il vicesindaco (con delega ai rifiuti), Tommaso Sodano: “Né commissari né esercito: in passato sono state esperienze fallimentari. Al ministro sabato illustreremo il nostro piano per i rifiuti: differenziata, tre siti di stoccaggio e i contratti per inviare le navi in Olanda“.
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