Pronto a fare un passo indietro: Roberto Vecchioni non ci sta a passare per chi pensa solo ai soldi e si dichiara pronto a rinunciare all’incarico di presidente del Forum delle Culture se le valutazioni sul compenso non dovessero sfociare in un accordo. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla cifra stabilita per il ruolo che il cantautore milanese ricoprirà nell’organizzazione dell’evento internazionale, il vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo prova a fare chiarezza. In un intervento a Radio24, Vecchioni smentisce (ma non troppo) la cifra richiesta: “Al momento non è stato stabilito alcun compenso per il mio ruolo di presidente del Forum, quindi ci sono commenti su qualcosa che non esiste. Comunque la cifra richiesta è simile a quella circolata in questi giorni (220mila euro), non mi nascondo dietro a un dito“.
Quello dell’autore di ‘Samarcanda’ è una vera e propria arringa difensiva che punta diritto al cuore delle polemiche e delle accuse, come quelle di chi gli rinfaccia di voler monetizzare il suo “atto d’amore”. “Sono consapevole – dichiara – che l’Italia sta vivendo un momento difficilissimo e che bisogna venirsi incontro. Io lo faccio davvero per amore di Napoli e della cultura in generale: la prova è che rinuncio a due anni di lavoro“. Un’attività che frutterebbe a Vecchioni molti più soldi di quanto prenderà a Napoli: “Se io lavorassi come normalmente lavoro, guadagnerei il doppio rispetto al Forum delle Culture”.
Non una questione di soldi quindi il Forum per Vecchioni, anche se il “vil denaro” non può essere messo in secondo piano. È questo che fa trapelare il cantante quando parla di “adeguato compenso”: “Io ho un plafond da cui non posso scendere per una questione di dignità e di immagine: credo che posso valutare economicamente l’immagine che posso dare alla città di Napoli. Se vogliono dare un’immagine alla città, se pensano che questo sia pubblicità per il mondo, per l’Italia, che dia una garanzia di qualità e di onestà e di chiarezza (perché la vera cifra la dirò a tutti), se vogliono questo devo avere un adeguato compenso“.
Un compenso che sarà stabilito da una cabina di regia, anche se Vecchioni torna a ventilare la possibilità di tirarsi indietro: “C’è questa possibilità. Ma siccome il mio è un atto d’amore, lavorerei lo stesso per Napoli, anche solo come collaboratore, lasciando il nome. Ma se mi vogliono presidente, con tutte le grane, i problemi, i pensieri i pasticci a cui non sono abituato il compenso deve essere adeguato”. Amore sì, ma bene ricompensato.
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