L’emergenza rifiuti a Napoli è finita o no? La domanda, come direbbe Lubrano, sorge spontanea: il vice sindaco Sodano appena qualche settimana fa aveva parlato di emergenza “ufficialmente finita”, mentre qualche giorno fa l’Unione Europea era tornata a minacciare sanzioni per la “vergogna senza fine” della crisi rifiuti, parlando di “ritardi ingiustificabili nella partenza della raccolta differenziata”. Oggi si registra la presa di posizione del nuovo ministro dell’Ambiente, Corrado Clini che ha annunciato che l’esecutivo ha intenzione di “riprendere in mano questa situazione e di seguire una linea di razionalità”.
Linea che per il governo Monti corrisponde ai modelli adottati in Emilia Romagna e Lombardia (dove sono presenti anche inceneritori), ma che contrasta con la strategia da sempre sostenuta dall’amministrazione De Magistris. Proprio il sindaco ha risposto immediatamente alla dichiarazione del ministro Clini parlando della possibilità di “risolvere il problema rifiuti senza dover realizzare mega discariche o inceneritori”; De Magistris ha invitato il responsabile del dicastero dell’Ambiente “a venire a Napoli e vedere come facciamo noi. L’Italia è bella perché si hanno opinioni diverse, dico di seguire con attenzione quello che facciamo, è possibile ottenere risultati abbattendo i costi, abbattendo le cricche e contrastando la camorra e quella parte di politica che collude con la camorra, proprio sui rifiuti”.
I risultati però al momento non si vedono se si va a leggere la percentuale di raccolta differenziata fatta registrare da Napoli a settembre che si attesta al 18.9%, minore del 20% fatto registrare sotto l’amministrazione Iervolino. Dati che sono contestati da Sodano che parla di città che ha già raggiunto il 70% se si considerano i quartieri dove è già attivo il porta a porta, che a breve sarà esteso anche agli abitanti di Posillipo: in quel momento Napoli, secondo quanto affermato dal vicesindaco, sarà seconda solo a Torino per numero di abitanti coinvolti nella raccolta porta a porta.
Sodano annuncia poi che è imminente la partenza delle prime navi per l’Olanda: “Gli accordi saranno stilati entro venerdì e l’inizio dei trasferimenti potrebbe avvenire entro Natale”. Annunci, solo annunci al momento, che ricalcano quelli già fatti in passato e che sono stati prontamente smentiti. L’unica buona notizia certa riguarda i 43 milioni di euro che il Comune è riuscito a ottenere dalla Cassa depositi e prestiti e che saranno utilizzati per la ricapitalizzazione di Asia: con questi soldi potranno essere comprati nuovi macchinari e si potrà procedere con l’estensione della raccolta differenziata porta a porta. Basterà questo per mettere la parole fine all’emergenza rifiuti?