Potrebbero essere a una svolta le indagini sull’omicidio di Carlo Cannavacciuolo, il 27enne veterinario ucciso nel corso di una rapina nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 novembre a Santa Maria La Carità: la polizia ha infatti arrestato due persone sospettate di essere gli autori dell’agguato che è costato la vita al giovane. In manette sono finiti Ciro Afeltra, di 29 anni, e Violanto Petrucci, di 26, già noti alla polizia per reati contro il patrimonio e spaccio di droga: i due hanno fornito un alibi agli inquirenti giudicato però inattendibile.
Nella notte tra venerdì e sabato scorso, Carlo Cannavacciuolo si trovava a bordo della sua Panda in Via Ponticelli a Santa Maria La Carità con la sua fidanzata, 24enne laureata in Psicologia; intorno a mezzanotte e un quarto, si sono avvicinati all’auto due banditi con il volto coperto con delle calzamaglie e hanno sfondato a pugni un finestrino. Capendo il pericolo, Carlo ha provato a fuggire avviando la macchina e ingranando la retromarcia, ma uno dei due rapinatori ha aperto il fuoco colpendo il 27enne al cuore e a una spalla: per il giovane non c’è stato nulla da fare.
Ora gli agenti della compagnia di Torre Annunziata sono convinti di aver individuato gli autori dell’omicidio: diversi gli elementi che portano a credere alla colpevolezza dei due. Innanzitutto l’alibi fornito che non ha trovato riscontri: i due pregiudicati hanno, infatti, raccontato che la sera dell’omicidio si trovavano in compagnia di due ragazze, che però hanno smentito tutto. Inoltre messe a confronto le versioni raccontate dai due presunti autori della rapina finita in tragedia, sono state riscontrate diverse incongruenze. Ad aggravare il quadro, i guanti di lattice ritrovati nel corso della perquisizione effettuata dalle forze dell’ordine nell’abitazione di Violanto Petrucci: lo stesso tipo di guanti utilizzato durante le rapine per non lasciare impronte. I due sono stati ora condotti nel carcere di Poggioreale.
“Un raggio di sole dopo il tanto buio di questi giorni”, queste le parole con cui il presidente del Consiglio di Ateneo degli studenti della Federico II, Francesco Testa, e il responsabile regionale della Confederazione degli studenti, Marcello Framondi, hanno commentato il fermo dei due presunti autori dell’omicidio di Carlo Cannavacciuolo.
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