Fuori la camorra dalla Coppa America: tutte le istituzioni coinvolte nell’organizzazione delle regate hanno firmato un protocollo di legalità per la prevenzione di infiltrazioni camorristiche negli appalti che riguarderanno l’evento. L’intesa è stata siglata dalla Prefettura, dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli, dalla Provincia, dall’Unione Industriali e dalla società di scopo Acn e garantisce la trasparenza nell’organizzazione delle due regate che si terranno a Napoli nell’aprile 2012 e nel maggio 2013. Diverse le novità introdotte rispetto ai protocolli passati, cominciando dal fatto che i controlli partiranno per appalti superiore ai 150mila euro e non più 250mila come accadeva in precedenza.
Le imprese che vinceranno gli appalti dovranno consentire gli accessi all’interno dei cantieri e gruppi di esperti e forze dell’ordine che potranno verificare la presenza di persone in odore di camorra: in caso di inadempienza ci potrà essere la rescissione del contratto. Inoltre anche in caso di appalti di importi inferiori ai 150mila euro, ma riguardanti settori sensibili, sarà necessario comunicare alla Prefettura i propri dati.
Considera il protocollo un “passo avanti rispetto al passato” il sindaco De Magistris che sottolinea come l’accordo porterà a una “semplificazione amministrativa” con la diminuzione della burocrazia, ma anche a un aumento di sicurezza e legalità. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il governatore Caldoro secondo cui “con la firma del protocollo sarà possibile seguire tutte le fasi che riguardano l’evento con grande velocità”. Il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, ritiene invece che l’accordo è “un modello da seguire perché nasce dalla collaborazione tra le istituzioni che rappresenta l’unica strada percorribile per operare presto e bene”; “con il protocollo di legalità firmato – aggiunge Cesaro – si gettano le basi per far in modo che la Coppa America si svolga nella più totale trasparenza”.
Intorno alle due regate di Coppa America c’è molto interesse da parte del mondo imprenditoriale napoletano e non, come confermato anche dal presidente degli industriali napoletani, Paolo Graziano, che è anche il numero uno dell’America’s Cup Napoli: “Questo evento prescinde dal valore economico e ha un’elevata importanza simbolica. Sono molte le imprese interessate ai bandi di gara e si tratta di aziende di tutta Italia, non solo locali”.