Partiranno entro il primo trimestre del 2012 i lavori di messa in sicurezza degli scavi archeologici di Pompei: a dirlo è il commissario Ue alle politiche Regionali, Johannes Hahn nel corso della sua visita al sito. Una visita programmata nelle scorse settimane, ma che poi fu rimandata a oggi: non certo una calda accoglienza quella che Pompei ha riservato al rappresentante dell’Unione Europea visto le forti acque che ieri hanno allagato parte degli scavi.
Hahn è accompagnato nella sua visita dal ministro per i Beni culturali Giancarlo Galan, dal ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Il sopralluogo ha preso il via dall’Anfiteatro Flavio e poi è proseguito per la Casa Nuova Europa, le Terme Stabiane e la Casa dei Panettieri. Prima di iniziare il suo tour negli scavi, il commissario Hahn ha parlato dei 105 milioni di euro di finanziamento che serviranno alla riqualificazione del sito, affermando che sarà fatto in modo che i lavori partiranno nel primo trimestre 2012.
A fare da cicerone al rappresentante dell’Unione Europea è il soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro che ha illustrato le varie zone degli scavi e ha risposto alle domande di Hahn; proprio il soprintendente ha spiegato quali saranno le priorità per gli interventi che saranno messi in atto con lo stanziamento dei fondi Ue: “Si partirà dalla messa in sicurezza del sito. Poi il monitoraggio detterà le priorità per arrivare a un livello medio di conservazione”. Molto soddisfatto per i fondi europei è sembrato il governatore Caldoro che ha definito l’intervento che sarà fatto a Pompei come “il più grande degli ultimi decenni”; proprio per questo il presidente regionale parla della necessità di “tante risorse”: “Questi 105 milioni sono una grande risposta, un grande impegno per il futuro, con il quale diamo una risposta all’emergenza, ma anche alla necessità di tutelare un bene dell’umanità”.
Secondo Caldoro, l’intervento su Pompei è “un grande progetto che vede l’intesa delle Regioni, visto che le risorse sono state trovate all’interno del programma pluriregionale”. “È una buona pratica europea – ha concluso il governatore – perché abbiamo organizzato tutta la filiera dell’intesa con il governo, dopo di che l’Unione Europea ha verificato l’ammissibilità del piano”.