Tentativo di rapina a Santa Maria La Carità, comune della piana stabiese – vesuviana, finito nel sangue. La vittima, Carlo Cannavacciuolo, aveva 27 anni, neolaureato in veterinaria. Si era appartato in auto con la fidanzata quando due malviventi si sono avvicinati per derubarlo. Il giovane ha tentato di sottrarsi all’agguato, ma è stato raggiunto da un colpo di pistola che l’ha ucciso.
Aveva festeggiato il suo onomastico e poi era andato in cerca di un po’ d’intimità per concludere la serata con la fidanzata, una giovane universitaria di 25 anni, ancora in stato di shock. Aveva dunque parcheggiato la sua Fiat Panda in via Ponticelli, una strada piuttosto isolata, quando intorno alla mezzanotte sarebbe avvenuto l’agguato.
Due balordi a volto coperto si sono avvicinati ed hanno infranto il finestrino dell’auto intimando al giovane di consegnare chiavi dell’auto, portafogli, cellulari ed oggetti di valore. Carlo, però, ha istintivamente reagito e, per non soccombere alla prepotenza dei rapinatori, ha messo in moto l’auto e ingranato la retromarcia per fuggire, ma non ce l’ha fatta: un colpo di pistola alla tempia destra lo ha raggiunto mettendo fine alla sua vita. I due malviventi si sono poi allontanati a piedi facendo perdere le loro tracce.
Sulla vicenda ora indagano i Carabinieri di Castellamare di Stabia. In corso interrogatori e posti di blocco per riuscire a catturare i banditi, alla cui identità si tenta di risalire attraverso la testimonianza della ragazza ma anche di un altro testimone, un residente che vive poco lontano e che ha sentito due esplosioni di arma da fuoco. Esasperato dall’alto grado di pericolosità della zona, ha dichiarato di essere stato lui stesso più volte vittima di rapina, due delle quali attuate mentre era in casa e con l’utilizzo dello spray narcotizzante.
Tra le ipotesi il sospetto che possa trattarsi di due tossicodipendenti non della zona, probabilmente provenienti dal limitrofo comune di Castellamare.