Il sapore agro-dolce dell’impresa solo sfiorata avvolge ancora tutti i tifosi del Napoli: contro il Bayern Monaco, la squadra di Mazzarri ha dimostrato ancora una volta di avere il carattere delle grandi, ma ha messo in evidenza anche gli evidenti limiti di una rosa che non può certo puntare a eccellere in Champions League.
Nella massima competizione europea, oltre a cuore e grinta, servono tecnica e qualità di gioco: i bavaresi ieri lo hanno dimostrato in maniera evidente. Quindici minuti di attesa, in cui il Napoli sembrava quasi aver in mano la partita, e poi due accelerazioni per imprimere la direzione voluta al match: ai partenopei manca ancora questa capacità di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Le grandi squadre, come lo è il Bayern, non devono per forza di cose giocare novanta minuti a mille all’ora: sono capaci di controllare il match, far sfogare gli avversari e colpirli quando meno se lo aspettano. Così ha fatto la formazione di Jupp Heynckes, così fanno le big d’Europa: così ancora non fa il Napoli di Mazzarri.
Gli azzurri però hanno dimostrato che in Europa possono far bella figura e hanno scacciato via con una ripresa garibaldina l’incubo di una figuraccia continentale: la prestazione fornita nella ripresa può accrescere la consapevolezza della squadra, può farle capire che ci sono tutte le capacità per ben figurare lontano dai confini italiani. Può però anche essere la molla giusta per ripartire in campionato con la carica giusta: se una cosa si deve apprendere dalla sconfitta di Monaco è che il Napoli deve percorrere con determinazione feroce la strada che porta al sogno tricolore. Se in Europa (e la partita di ieri è lì a testimoniarlo) paghi ogni incertezza a caro prezzo, la stessa cosa non accade nel nostro campionato: i 25 minuti di sbandamento che hanno consegnato i tre punti al Bayern, in Italia probabilmente avrebbero causato meno danni.
Con questo non si chiede alla squadra di presentarsi svogliata alla “finale” contro il Manchester City, tutt’altro: ben venga la qualificazione agli ottavi di Champions con annessa impresa contro Mancini e Balotelli. Ciò però non deve andare a discapito del campionato: da ieri tutti sanno che il Napoli può ben figurare anche in Europa, ma non sognare di andare molto lontano nella competizione che assegna la coppa dalle grandi orecchie. La squadra vista all’Allianz Arena nella ripresa invece, può far rivivere alla città emozioni antiche: quelle di una corsa tricolore, magari lottando con le rivali di sempre, Juventus e Milan. Rinunciare a questo per una questione soltanto di vil denaro (la Champions porta molti più soldi) sarebbe delittuoso.
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