Niente treni: i convogli della Circumvesuviana oggi sono rimasti fermi a causa dello sciopero improvviso dei lavoratori, che reclamano lo stipendio di ottobre. Un’amara sorpresa per le migliaia di cittadini che ogni giorno usufruiscono dei mezzi che collegano Napoli con la provincia: senza preavviso i dipendenti della Circum hanno, infatti, incrociato le braccia gettando nel caos tutti coloro che quotidianamente si spostano, per motivi di studio o di lavoro, utilizzando i treni della Circumvesuviana.
Una protesta che non era prevista, ma che è scattata in seguito all’ennesima fumata nera che si è avuta nel pomeriggio di ieri: l’incontro tra l’Eav, la holding del trasporto campano che controlla la Circumvesuviana, e le banche, per sbloccare i fondi necessari al pagamento degli stipendi è infatti terminato con un nulla di fatto.
Nei giorni scorsi la Regione ha provveduto a erogare i 12,5 milioni di euro necessari a pagare la mensilità di ottobre, ma gli istituti di credito hanno bloccato i fondi per lo sforamento del fido da parte delle aziende dei trasporti campane. L’assenza di una soluzione certa è stata la molla che ha fatto scattare l’inattesa protesta: prima i lavoratori si sono dati appuntamento per un presidio davanti a Palazzo Santa Lucia, oggi alle 15; un appuntamento rivolto a tutti i colleghi “liberi dal turno”. Inutili si sono rivelati i tentativi messi in atto dalle varie sigle sindacali di posticipare a venerdì prossimo la protesta.
I lavoratori, esasperati da una situazione che va avanti da tempo e dai continui rinvii, non solo hanno confermato il presidio previsto per questo pomeriggio, ma hanno anche deciso di incrociare le braccia e fermare i treni: così questa mattina gli habituè della Circumvesuviana si sono visti costretti a utilizzare mezzi alternativi per raggiungere le varie destinazioni. La protesta ha coinvolto anche Cumana e Circumflegrea. Il blocco, dichiara Mario Salsano, segretario generale della Filt Cgil della Campania, andrà avanti fino a quando non sarà fatta chiarezza sulla situazione stipendi: domani è in programma un nuovo incontro tra l’Eav e le banche che potrebbe sbloccare la vicenda. Fino a quel momento però, inutile sperare in un passo indietro dei lavoratori: la protesta continuerà fino a che non si avranno risultati certi.