Lavezzi tira fuori dal cilindro la magia che allontana le critiche piovute sugli azzurri, Maggio mette dentro un’incornata che è un urlo al mondo: il Napoli non è in crisi. In effetti, la squadra vista ieri all’opera è tutto fuorché in difficoltà: spazzata via l’Udinese, al termine di una partita nella quale la squadra di Mazzarri non ha mai dato l’impressione di poterla perdere. Eppure di fronte non c’era una formazione qualsiasi ma la capolista del campionato, la stessa Udinese che un anno fa aveva spezzato il sogno scudetto degli azzurri espugnando il San Paolo.
Questa volta però i bianconeri non hanno avuto modo di impensierire la difesa avversaria e in quelle uniche due occasioni che lo hanno fatto, si sono visti respingere gli assalti da un De Sanctis in vena di miracoli. Il portiere azzurro è diventato elemento imprescindibile: le sue parate valgono quanto un gol dei tre tenori.
Proprio due dei tre campioni azzurri hanno confezionato il gol del vantaggio: un vero capolavoro quello del Pocho, abile nell’infilare a volo alle spalle di Handanovic l’assist di Cavani. Un anno e un giorno dopo l’ultima rete al San Paolo, la perla inutile contro il Milan, l’argentino ritrova l’appuntamento con il gol e lo fa al suo modo: non segna molto l’argentino, ma quando ci riesce, lo fa con dei veri capolavori. Siamo al 19′ del primo tempo e la partita, fino a quel punto equilibrata, inizia a pendere in direzione degli azzurri che mancano però in un paio di occasioni l’appuntamento con il gol. Chi non fai mai tardi all’appuntamento con i miracoli è Morgan De Sanctis: al 33′ il numero uno azzurro si supera su un bolide di Floro Flores e due minuti dopo si ripete su un tiro dalla lunga distanza di Asamoah. I friulani sembrano poter prendere in mano la partita, ma il Napoli è lì pronto a colpire: il gol di Maggio al 43′ è un inno al lavoro svolto da Mazzarri in settimana. Punizione da 25 metri battuta da Inler per Dzemaili, cross dello svizzero per il numero 11 azzurro e 2-0 per il Napoli.
Nei secondi quarantacinque minuti, l’Udinese prova a riversarsi in avanti, ma non riesce mai a creare pericoli a De Sanctis; è il Napoli invece a sfiorare più volte il 3-0. Il primo a iscriversi nella lista delle occasioni fallite è Lavezzi che lanciato da Hamsik (al primo e unico lampo della serata) davanti ad Handanovic si vede respingere il tiro dallo sloveno; poi Zuniga (subentrato a Dzemaili) si divora una facile occasione e infine Dossena tenta il cross invece di battere a rete da buona posizione. Il terzo gol non arriva, ma al triplice fischio dell’arbitro arrivano gli applausi del San Paolo; il Napoli riconquista il suo pubblico e lancia un messaggio al campionato: chiunque vuole mettere le mani sul tricolore, dovrà fare i conti con la banda Mazzarri.