Piove sul bagnato in casa Napoli: oltre al periodo no dal punto di vista dei risultati (una vittoria nelle ultime cinque partite), si aggiungono anche gli infortuni. L’ultimo in ordine di tempo è quello di Walter Gargano: il centrocampista uruguaiano dovrà restare fuori per almeno un mese a causa di una distrazione di primo grado all’adduttore sinistro riportata a metà del secondo tempo della sfida di Cagliari. Lo stop del Mota mette in serie difficoltà Mazzarri: con Donadel ancora fuori e i cui tempi di recupero rimangono incerti, restano solo Inler e Dzemaili a disposizione del tecnico livornese.
Emergenza quindi a metà campo per gli azzurri, proprio ora che ci sarebbe stato bisogno di tutta la rosa a disposizione: in dieci giorni saranno ben quattro le gare da affrontare e tutte di importanza vitale. Mercoledì al San Paolo arriva la capolista Udinese, in una partita da non fallire; sabato poi trasferta a Catania prima di volare, martedì 1 novembre, a Monaco per la prima gara del girone di ritorno dei gruppi di Champions League. Ma ancora non è finita perché c’è giusto il tempo di atterrare a Capodichino ed ecco che domenica 6 novembre al San Paolo sbarca la Juventus di Antonio Conte.
Calendario da brividi con una rosa ristretta, soprattutto a centrocampo: se non ci saranno recuperi miracolosi, Inler e Dzemaili dovranno farsi carico di tutte e quattro le gare in programma da qui alla pausa per la nazionale. I due svizzeri saranno quindi costretti agli straordinari, a meno che Mazzarri non tiri fuori una sorpresa: ipotizzabile in caso di necessità l’utilizzo di Hamsik o Santana al posto di uno dei due elvetici oppure l’avanzamento a centrocampo di Campagnaro, l’unico dei difensori che potrebbe essere impiegato come frangiflutti davanti alla difesa. Soltanto ipotesi comunque, perché l’unica certezza in casa Napoli al momento è il forfait di un mese di Gargano: quello dell’uruguaiano è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di infortuni che stanno colpendo gli azzurri.
Se lo scorso anno si era sprecati gli elogi per lo staff medico e il preparatore Pondrelli, quest’anno sembra che la musica sia cambiata: se per Britos (fuori per una frattura) e Dzemaili si è trattato di scontri di gioco e per Cavani di una distorsione alla caviglia, in infermeria per problemi muscolari sono finiti anche Donadel, Maggio, Pandev e ora Gargano. Sette calciatori fuori per infortunio nei primi due mesi della stagione: molto rispetto alle abitudini azzurre, nulla in confronto a quelli che patiscono le avversarie come il Milan che ha ha già abbondantemente superato quota dieci infortuni.
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