Tre partite senza vittorie: i numeri stanno iniziando a voltare le spalle al Napoli. Non si può certo parlare di crisi per gli azzurri, al secondo posto nel girone di Champions e nelle posizioni di vertice del campionato, ma di certo gli indizi che arrivano da Cagliari non sono incoraggianti. La truppa di Mazzarri sembra aver smarrito la strada che porta alla vittoria: 270 minuti senza successo, anche se c’è la grande attenuante della sfida con il Bayern, con il pari con i tedeschi che non può definirsi un cattivo risultato. Dal punto di vista del gioco però i segnali di qualcosa che non funziona sono evidenti: il Napoli non sembra più la squadra in grado di stupire l’Italia (e l’Europa) con le sue combinazioni vincenti.
Il periodo di involuzione è coinciso con il momento negativo dei tre tenori: Hamsik, Lavezzi e Cavani non riescono più a incidere come una volta. Se per Lavezzi quella di Cagliari è stata la prima partita sotto la sufficienza, non si può dire lo stesso per Hamsik e Cavani. Lo slovacco non riesce più a pungere come nei momenti migliori, mentre per il bomber la porta sembra essere diventata stregata. Proprio l’uruguaiano è quello che preoccupa di più: nella sua avventura azzurra non aveva mai steccato due partite consecutive, ora invece è alla quarta gara in cui non riesce a rendersi pericoloso.
Anche a Cagliari il numero sette azzurro è stato tra i peggiori in campo: in una gara molto aperta e ricca di emozioni, Cavani non ha saputo trovare lo spazio per lasciare un segno della sua presenza. È toccato a Dossena, Santana e Maggio rispondere alle insidie portate dai sardi: il terzino sinistro ha aperto subito le danze con un tiro al 2′ che finisce di poco fuori. Passano due minuti ed è il Cagliari a rendersi pericoloso con Nenè che, dopo un errore di Gargano, si ritrova a tu per tu con De Sanctis, bravo a non farsi superare. La partita vive di fiammate, così è ancora l’attaccante cagliaritano a far venire i brividi con un colpo di testa che si infrange sulla traversa; tocca poi a Santana colpire il palo mentre Naingolan fa tremare la traversa con un bolide da fuori area. Le occasioni da gol fioccano ed è ancora Santana a impegnare Agazzi con un colpo di testa ravvicinato.
Nella ripresa il ritmo si abbassa un po’, ma Nenè prova a riaccendere il match servendo Biondini davanti a De Sanctis dopo una bella serpentina: il numero uno azzurro però è attento e non si lascia sorprendere. Il Napoli risponde al 30′ con un contropiede ispirato da Hamsik e concluso male da Dzemaili, mentre al 42′ è un tiro cross a creare qualche pericolo ad Agazzi: Cavani però non è lesto sulla respinta corta del portiere. La partita non regala altre emozioni e per gli azzurri arriva un punticino che serve solo a muovere la classfica: la vetta della classifica si allontana, mentre Roma e Milan agganciano il Napoli. Mercoledì arriva l’Udinese al San Paolo e per gli azzurri è già l’ora della verità: non è ancora crisi, ma la vittoria contro i bianconeri è l’unico modo per mettere a tacere i campanelli di allarme che rimbombano intorno alla squadra.
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