Una truffa bella e buona quella denunciata da Angelo Pisani, presidente dell’Associazione “Noi Consumatori” di Napoli, che vedrebbe diverse persone indotte a pagare fino a 50 euro per avere aiuto nella compilazione e nella spedizione del proprio censimento. «A seguito di sopralluoghi sul territorio cittadino e di indagini presso i centri Urp delle Municipalità – si legge in una nota ufficiale rilasciata dall’associazione – risulta che alcuni ‘furbetti’ stanno truffando i cittadini estorcendo loro fino a 50 euro per la compilazione e la spedizione dei censimenti e che addirittura in alcuni Caf vengono richiesti soldi agli utenti per tali adempimenti che per legge sono gratuiti e addirittura pagati a monte dal Ministero, proprio per non gravare sulle spalle dei cittadini che si accingono a compilare il questionario del censimento».
Moltissime, infatti, sono state le persone raggirate e costrette a sborsare soldi per un servizio che invece è assolutamente gratuito, ma convinte del contrario a causa della disinformazione generale. Una disinformazione che però ha permesso a molti di approfittare della situazione a svantaggio di persone che, in buona fede, hanno pensato fosse “normale” pagare per un servizio che invece è del tutto gratuito poichè già pagato dallo Stato.
Sempre continuando nella nota realizzata dall’associazione, si richiede alle autorità competenti e in particolar modo al prefetto di Napoli, Andrea de Martino, di «intervenire predisponendo opportuni ed immediati controlli e verifiche al fine di evitare che i cittadini vengano ingannati e fuorviati da chi vuole organizzare un business illegale ed illegittimo sul censimento giocando sulla mancanza d’informazione dei contribuenti partenopei».
«Inoltre – continua – viste anche le grandi difficoltà che si registrano negli uffici postali, chiediamo al Comune di Napoli e a tutte le istituzioni competenti di fornire più informazioni sulle modalità di compilazione del censimento che i cittadini dovranno poi inviare. Infine – conclude – invitiamo tutti coloro che hanno versato soldi per il censimento, che è gratuito e può essere adempito anche con assistenza presso gli Urp, a richiedere il rimborso e comunque a denunciare qualsivoglia speculatore e truffatore».