Anche Napoli si indigna: lo fa con quaranta autobus che sono partiti dal capoluogo campano con destinazione Roma. Gli Indignati napoletani saranno tra le migliaia di manifestanti che oggi pomeriggio invaderanno le strade della capitale; per loro è annunciata una scorta di eccezione: il sindaco De Magistris prenderà parte, infatti, al corteo di protesta. Il primo cittadino sarà nelle retrovie del corteo, lì dove gli organizzatori hanno posizionato tutti i politici che hanno deciso di dare la loro adesione alla manifestazione: la giornata deve, infatti, essere del popolo e non dei partiti ed è anche per questo che nessuna bandiera sarà accettata se non quella raffigurante il tricolore.
I quasi 40 pullman sono partiti da Piazza Garibaldi e dalla stazione della Metropolitana di Chiaiano: al loro interno hanno trovato posto persone provenienti dai collettivi organizzati, dai centri sociali, ma anche studenti dell’Orientale e della Federico II, liceali. Al corteo di Roma prenderanno parte anche sette pullman della Fiom e ancora l’associazione studentesca Iskra di Bagnoli, la rete Link, i precari della scuola e i comitati per l’acqua pubblica.
Un movimento variegato quindi che si propone non solo di denunciare i colpevoli della crisi, Banca Centrale Europea, Confindustria e governo, ma anche di proporre “un’alternativa politica e culturale nel paese” come afferma Antonio Musella, uno degli organizzatori del centro sociale Insurgencia. Musella promuove anche la partecipazione di De Magistris, sostenitore di temi che rientrano all’interno dai concetti sostenuti dal movimento “Uniti per l’Alternativa”: “L’insufficienza dei partiti – afferma Musella – e la necessità di un movimento che sia fuori dai partiti, ma che non si sottragga alla costruzione di un’alternativa politica, trova grande interesse nel movimento, non solo nella nostra città ma in tutto il paese”.
Proprio il sindaco ha precisato come la sua partecipazione sia coerente con la vicinanza da sempre espressa nei confronti dei movimenti: “Sono sempre stato più vicino a loro – afferma De Magistris – che ai partiti. Partecipo senza mettere il cappello: se siamo in tanti, possiamo fare buone cose”. Il primo cittadino auspica una “manifestazione pacifica e democratica”, espressione dell’unità necessaria “per sconfiggere la crisi e creare politiche sociali ed economiche alternative a un sistema che sta crollando”.
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