Le indagini delle Procure campane sono sempre attive e, grazie all’ efficiente lavoro degli uomini della giustizia, stanno conducendo a numerosi risultati positivi. Tra gli ultimi vi è la scoperta di una fiorente organizzazione legata allo spaccio. Infatti, dopo l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, assassinato il 5 Settembre 2010 con nove colpi alla testa, la DDA (Direzione Distrettuale Antimafia), dopo numerose e lunghe indagini, ha scoperto un fiorente traffico di hashish e cocaina nel porto di Acciaroli. Le articolate e complesse indagini, avviate dopo quest’ omicidio, hanno confermato tutti i sospetti e le supposizioni del sindaco di Pollica e hanno consentito l’ avvio di ordinanze cautelari. Le indagini sull’omicidio sono tutt’ ora aperte.
Avviate dalla Procura di Salerno e dirette da Franco Roberti, seguono come prima pista proprio quella legata a una vendetta della criminalità organizzata scatenata dalla campagna politica del sindaco contro gli spacciatori.
Infatti dal fascicolo delle indagini della Procura emerge che la notte del 24 Agosto 2010, il sindaco, accompagnato dalle forze dell’ ordine (precisamente due vigilesse), era andato personalmente sul molo di Acciaroli e poi all’ interno di alcuni locali della Movida nella zona del porto per affrontare in prima persona i pusher che avevano inondato le notti cilentane di pasticche e polvere bianca, dando della città stessa un’ immagine negativa.
Queste indagini sono state il punto di partenza di quelle della DDA e hanno dato già dei primi risultati. Questa mattina a Salerno, Napoli, San Giorgio a Cremano, Avellino e Pollica, i carabinieri del reparto operativo di Salerno e quelli del Ros (Raggruppamento Operativo Speciale), hanno dato esecuzione a cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip Emiliana Ascoli del tribunale di Salerno su richiesta della DDA. L’operazione ha condotto all’ arresto di cinque persone, tutte accusate di spaccio di sostanze stupefacenti, legato alla zona del Cilento.