Notte di terrore nel salernitano: una frana ha colpito la zona di Teglia, tra il comune di San Gregorio Magno e quello di Buccino. Per fortuna il bilancio non è grave: solo una persona è rimasta ferita. Per precauzione circa 200 persone hanno trascorso la notte in strada. Tutto è iniziato quando, in seguito alle fortissime piogge, un torrente è straripato abbattendosi sul centro abitato e travolgendo campi, autovetture e abitazioni. Il panico si è immediatamente diffuso tra i cittadini: il ricordo del disastro avvenuto a Sarno nel 1998 è ancora vivido nella mente di tutti i salernitani.
All’epoca le vittime furono ben 137 e metà del paese fu praticamente raso al suolo. Proprio come accadde 13 anni fa i vigili del fuoco sono immediatamente intervenuti per tentare di arginare i danni: fortunatamente, però, a differenza di allora, la natura è stata clemente limitandosi a danneggiare solo beni materiali.
Gli abitanti delle case situate nella zona potenzialmente a rischio sono stati prelevati, ad uno ad uno, dalle proprie case a scopo preventivo. Molte persone, rimaste intrappolate nelle proprie automobili, sono state soccorse dalla protezione civile intervenuta sul posto ed estratte senza particolari difficoltà. Nonostante il bilancio positivo, però, resta la paura dei cittadini che, improvvisamente, si sono sentiti minacciati dal fiume di fango e detriti, proveniente dalla collina, che avanzava veloce ed inesorabile verso di loro.
Inevitabili le polemiche: si sarebbe potuto evitare? È questa la domanda che tutti si pongono oggi. Sicuramente la politica di urbanizzazione incontrollata che caratterizza certe zone non è adeguata a prevenire simili emergenze. I fondi per mettere in sicurezza le zone potenzialmente a rischio scarseggiano e ci si domanda se non debbano essere pianificati efficaci piani di evacuazione per facilitare la fuga dei residenti in caso di pericolo. Per questa volta i danni sono stati contenuti e, a breve, i cittadini potranno rientrare nelle proprie abitazioni.