12 ottobre 1492: Cristoforo Colombo scopre l’America. Oggi quel giorno viene ricordato, e da ormai molti anni, con la parata di New York per il Columbus Day, evento al quale partecipano decine e decine di istituzioni italiane. Anche le rappresentanze politiche napoletane saranno coinvolte quest’anno nella parata newyorchese, ma il caso relativo alla settimana di rappresentanza nel paese a stelle e strisce ha già alzato un po’ polverone.
Il viaggio in questione ha suscitato qualche questione contraria, in quanto la regione avrebbe stanziato, con delibera dell’ufficio di presidenza del Consiglio (n.136 del 30 settembre), ben 50mila euro per 4 persone: 3 sarebbero i designati a partire, il presidente del Consiglio regionale Paolo Romano, due consiglieri Nicola Caputo (Pd) e Paolo Foglia (Udc), e il responsabile del cerimoniale; ma in una nota della delibera si legge che, oltre le persone su citate, ci sarebbero anche «personale amministrativo di supporto all’uopo necessario».
Una spesa sostanziosa per un momento storico come questo, sancita da una delibera che però ha rischiato di creare bufera così come accadde nel 2006, quando Sandra Mastella partecipò all’evento americano portando con sè circa 160 persone spendendo qualcosa come 300mila euro prelevati dai fondi Por (Programmi Operativi Regionali).
Nel pomeriggio di ieri, però, è arrivata la revoca della delibera da parte della Regione attraverso un comunicato: «La delegazione parteciperà accollandosi tutte le spese di viaggio. In un momento come questo, in cui alla politica e alle istituzioni viene chiesta la massima sobrietà e conseguentemente il drastico contenimento delle spese, abbiamo ritenuto opportuno di fare la nostra parte e dare un segnale concreto». Il problema è che, non essendoci un atto formale ad indicare una reale revoca, il comunicato non ha nessun valore effettivo: nessun comunicato può sostituire una decisione da prendere dietro seduta consiliare, nonostante gli uffici della presidenza sostengano che la delibera precedente sia ormai superata.
«Mi sembra molto difficile annullarla ora, – specifica Nicola Marrazzo, consigliere questore dell’Idv- anche se devo dire che la trasferta è davvero al risparmio. Servono 30 mila euro solo per iscriversi alla parata, per il viaggio vero e proprio restano 20 mila euro». Sempre dei contribuenti, però.
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