Non ci sarà l’apertura di nuove discariche né l’ampliamento di quelle esistenti: il sindaco di Napoli De Magistris è netto nello smentire le notizie pubblicate su alcuni quotidiani. Il primo cittadino partenopeo non vuole sentire parlare di nuovi buchi raccogli monnezza e ribadisce che il piano dell’amministrazione comunale si basa sulla raccolta differenziata e non su discariche e inceneritori.
La nota del sindaco arriva in un momento in cui l’emergenza rifiuti è tornata sulle prime pagine dei giornali, dopo la decisione dell’Unione Europea di avviare una nuova procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per non aver messo in atto gli adempimenti richiesti da una sentenza della Corte di giustizia europea del 2010 che faceva riferimento proprio alla situazione rifiuti in Campania.
Se, dopo la notizia della minaccia di sanzioni da parte dell’Europa, De Magistris aveva scaricato la responsabilità sul piano della Regione, oggi sono gli organi di stampa a essere messi sul banco degli imputati dall’ex magistrato: “E’ falsa e priva di fondamento – si legge – la notizia oggi apparsa su alcuni organi di informazione, secondo cui il Comune di Napoli avrebbe intenzione di aprire nuove discariche oppure di ampliare quelle esistenti in città”. Secondo De Magistris, queste notizie hanno “un effetto destabilizzante che denotano un atteggiamento di irresponsabilità da parte di chi le veicola“. “Questo – continua la nota – è, infatti, un momento delicato in cui l’amministrazione è impegnata nello sforzo di superare definitivamente la logica dell’emergenza e sta cercando di attuare l’ampliamento della differenziata porta a porta: un tipo di informazione di tal natura, fondata sulla illazione, è dunque un danno a chi sta lavorando per una nuova stagione ambientale”. Per ciò che concerne invece le sanzioni minacciate dall’Ue, De Magistris sottolinea come la decisione riguarda le precedenti amministrazioni e il Comune procederà “sulla strada della differenziata e del compostaggio, come richiesto da sempre dalla stessa Ue, e su quella del trasferimento temporaneo dei rifiuti per nave all’estero”.
Intanto proprio per cercare di evitare le sanzioni dell’Unione Europea tutte le istituzioni locali (Regione, Provincia e Comune) hanno richiesto un incontro con il Commissario Europeo all’Ambiente, Janez Potocnik, per indicare soluzioni condivise. L’obiettivo è di sbloccare i fondi europei, necessari per completare l’impiantistica: per fare ciò i tre enti, messe da parte le divergenze, lavoreranno “nella piena collaborazione per garantire alle istituzioni comunitarie il pieno rispetto del crono programma e degli adempimenti utili per evitare le infrazioni”.