Prima un omicidio, poi l’aggressione a tre operatori televisivi, il tutto alla luce del sole: pomeriggio di “terrore” quello vissuto oggi a Poggioreale, teatro di un agguato la cui dinamica si sta definendo pian piano.
Sono le 14, è da poco passata l’ora di pranzo, quando va in scena l’agguato mortale: alcuni sicari aprono il fuoco contro Raffaele Costagliola, 24 anni, già noto alle forze dell’ordine. L’omicidio è avvenuto questo pomeriggio in via Traccia, nel quartiere napoletano di Poggioreale: i sicari hanno freddato la vittima sull’uscio di casa. Secondo la prima ricostruzione fatta dagli inquirenti, i killer hanno agito in coppia, bussando alla porta della casa di Castagliola, situata al piano terra; quando la vittima ha aperto, i sicari hanno fatto fuoco: per il giovane pregiudicato, colpito da due colpi di pistola, non c’è stato nulla da fare ed è morto all’istante.
Subito dopo l’omicidio momenti di forte tensione si sono vissuti sul luogo dell’agguato: tre operatori televisivi sono stati, infatti, aggrediti da alcune persone. I tre cameraman, insieme ad altri colleghi, erano accorsi sul luogo dell’agguato per effettuare alcune riprese televisive, quando sono stati avvicinati ed aggrediti da diverse persone. Per uno di loro, un operatore televisivo di Sky Tg 24, si è reso necessario il ricovero presso l’ospedale Loreto Mare: ha ricevuto, infatti, alcuni colpi in testa ed è ora tenuto sotto osservazione. Ad aggredire lui e gli altri due cameraman sarebbero stati alcuni familiari della vittima.
Sull’accaduto stanno ora indagando i carabinieri, che dovranno anche chiarire cosa ha spinto i killer a fare fuoco. Al momento, una delle ipotesi tenuta in considerazione è quella di un agguato di stampo camorristico; se così fosse si tratterebbe di un nuovo episodio, dopo quello avvenuto appena qualche giorno fa: domenica scorsa, infatti, i killer della camorra erano entrati in azione in un’altra zona di Napoli, Scampia, uccidendo con una decina di colpi al volto Ciro Nocerino. Latitante dallo scorso dicembre, 45 anni, precedenti per associazione camorristica, armi e spaccio di droga, secondo gli inquirenti Nocerino era affiliato al clan degli Scissionisti, lo stesso che aveva dato vita alla faida contro i Di Lauro negli anni passati.