Naso all’insù per la notte magica del prossimo 8 ottobre, quando il cielo ci regalerà un bis di stelle cadenti come a replicare la famosa notte di San Lorenzo. Infatti la Terra si troverà, come ogni anno, di nuovo al centro della pioggia di meteore lasciata dai resti della cometa 21P/ Giacobini – Zinner, che solcheranno il cielo notturno offrendo uno degli spettacoli più misteriosi ed affascinanti che esistano: le stelle cadenti. La costellazione verso la quale dovremo puntare l’attenzione è quella del Drago, infatti la stessa pioggia di stelle viene detta delle Draconidi, proprio dal nome del radiante dal quale si dipartono otticamente i meteoriti.
Non si sa ancora bene come questa pioggia si presenterà agli spettatori terrestri, ma di sicuro sono in molti a pensare che, probabilmente, assisteremo ad una vera e propria pioggia di stelle cadenti, quasi fino a 1000 per ora: uno spettacolo unico, che attirerà l’attenzione di quanti scorgono nel cielo il romanticismo velato dell’infinito e dell’inesplorato.
Queste stelle cadenti autunnali, per le quali è prevista una discesa “lenta” a soli 20 km/h, non sono affatto una novità nel panorama astronomico: si tratta, infatti, di un evento molto comune e nient’affatto sporadico che però ha meno eco di quello estivo a causa delle condizioni atmosferiche variabili che possono rendere il cielo meno limpido e quindi impedirne la visuale. La visione migliore, secondo gli esperti, si potrà ottenere al nord Italia ma, senza troppo disperare, uno spettacolo pari merito affascinante si potrà ammirare anche dalla nostra città: l’importante è scegliere un posto dove la luce artificiale non sia molto forte e ricordarsi che l’orario di punta in cui si concentrerà la maggior quantità di stelle cadenti sarà intorno alle ore 20.
Intanto la Nasa, proprio nell’incertezza di come il fenomeno si realizzerà, pare si stia organizzando per realizzare uno scudo protettore per ovviare alle scariche elettrostatiche generate dalla caduta delle stelle cadenti, che potrebbe mettere in pericolo componenti vitali di apparecchiature elettroniche come gps, telefoni cellulari e tv senza cavo.