Come Al Bano e Romina dei tempi migliori, anzi di più: la coppia più bella del mondo ha la faccia da “Arnold” di Walter Gargano e quella di turco napoletano di Gokan Inler. Uruguaiano, ma indisciplinato come un brasiliano, il primo, svizzero, preciso come un orologio, il secondo: così diversi eppure unione più azzeccata non poteva esserci. No, non è certo nata una nuova coppia di fatto in casa Napoli, ma più semplicemente il motore azzurro ha trovato la benzina migliore: un mix di esplosività, pressing e geometria che ha fatto saltare per aria Manchester City, Milan e Villarreal. Storia strana quella tra i due calciatori e il Napoli: storia fatta di apprezzamenti, critiche e inseguimenti durati quasi due anni.
Da giocatore sul mercato, calciatore di cui liberarsi a titolare inamovibile, questo il viaggio, speriamo di sola andata, di Walter Gargano: il centrocampista uruguaiano ha vissuto lo scorso anno una stagione difficile, assaporando con mano cosa significa non essere più nelle grazie del San Paolo. Un rendimento non all’altezza lo aveva fatto diventare inviso alla torcida azzurra: ogni passaggio sbagliato era accompagnato da fischi e improperi. Sul suo conto è stato detto di tutto, anche a livello personale, fin a rendere quasi impossibile la sua permanenza con il Napoli. Lui però non si è mai dato per vinto e, nonostante fosse indicato come una riserva con gli arrivi di Dzemaili e Inler, ha lottato per conquistare la maglia da titolare. Per convincere Mazzarri ci ha messo davvero poco: il tempo di una prestazione da 8 in pagella contro il Manchester City e la trottola del centrocampo azzurro non è più uscita dall’undici titolare. Per completare l’opera però, mancava ancora un tassello, era necessario riconquistare il pubblico: contro il Villarreal il capolavoro di Gargano si è completato e il centrocampista uruguaiano ha strappato l’ovazione dell’intero stadio.
Storia tutta da raccontare anche quella di Gokan Inler: due anni di corteggiamento sembravano non essere stati sufficienti a portarlo alla corte di Mazzarri. In estate, lo svizzero era dato per vicino al passaggio alla Juventus, prima che il presidente De Laurentiis prendesse in mano personalmente la trattativa e mettesse fine ad una telenovela che stava per diventare stucchevole. Per ambientarsi alle pendici del Vesuvio, lo svizzero Inler ci ha messo davvero poco: alla prima partita già aveva in mano le chiavi del comando della squadra partenopea, accolto come un idolo dai tifosi.
Le corse indemoniate di Gargano e la geometria di Inler: uno va alla conquista del pallone in ogni zona del campo, l’altro fa da schermo davanti alla difesa, pronto a mettere in moto con precisione svizzera (è proprio il caso di dirlo) il trio delle meraviglie. Napoli, patria della canzone, ha ora un nuovo inno: “la coppia più bella del mondo” può trascinare la formazione azzurra verso la conquista del festival di Sanremo… pardon, dello scudetto.
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