La musichetta Champions è accompagnata dagli acuti dei tre tenori: notte magica al San Paolo, serata di stelle a Fuorigrotta. Contro il Villarreal brilla quella di Lavezzi, scatti, dribbling e assist per dimostrare a Giuseppe Rossi che è lui il beniamino dei tifosi del Napoli; notte di stelle al San Paolo, illuminato per la prima volta da Marek Hamsik, freddo come solo uno slovacco sa essere quando il Pocho lo mette a tu per tu con il portiere avversario: 1-0 per il Napoli. Pochi minuti dopo ci pensa Cavani a illuminare nuovamente la serata: il Matador realizza con la calma dei campioni il rigore procurato da Lavezzi (tu guarda un po’).
La notte delle stelle però, è anche quella di Walter Gargano, semplicemente perfetto, che riconquista il San Paolo dopo le critiche dello scorso anno: il Mota recupera la prima palla, la seconda, la terza e lo stadio esplode in un applauso di solito riservato ai tre demoni là davanti. Insuperabile l’uruguaiano: nella notte dei campioni, il piccolo centrocampista azzurro si traveste da gigante e combatte su ogni pallone; un tormento per i centrocampisti del Villarreal: appena credono di averlo superato, ecco che torna con la sua corsa forsennata. Parte della vittoria è anche sua!
La notte delle stelle è anche quella di Salvatore Aronica, gregario al comando di una difesa che con lui diventa invalicabile: 32 anni spesi a far legna in squadre di provincia prima di imbattersi nel Napoli e in Walter Mazzarri. Il tecnico lo esclude solo se è strettamente necessario e lui lo ripaga puntualmente con prestazioni che vanno ben al di là della sufficienza: marcatore implacabile, scelte di tempo ottime e, se qualche volta sbaglia un lancio in avanti, poco importa. Aronica è l’esempio perfetto di come il Napoli sia squadra a tutti gli effetti, un marchingegno che quando funziona a pieni giri diventa quasi impossibile da fermare.
La notte delle stelle è anche quella di Walter Mazzarri condottiero di un gruppo che non vuole smettere di stupire: lui il Napoli lo ha costruito a sua immagine e con gli azzurri sta raccogliendo i frutti di una carriera in cui non ha mai sbagliato una mossa. La notte delle stelle è anche sua, come del Presidente De Laurentiis, l’artefice del sogno azzurro: a sette anni e un giorno dalla prima partita alla guida dei partenopei, Napoli-Cittadella di serie C, ha portato la squadra nell’élite del calcio. La notte delle stelle, però, è soprattutto la notte di una città che ancora una volta ha stupito l’Europa: dai cinquantamila contro il Cittadella a quelli contro il Villarreal, la passione azzurra è sempre stata da Champions.
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