Doveva creare code e disagi: la Zona a traffico limitata nel centro di Napoli, partita giovedì scorso, sta andando oltre le previsioni con proteste dei cittadini e polemiche tra le istituzioni. Tra il Comune di Napoli e la Regione Campania è ormai guerra fredda: magari i rapporti risentono della vicenda inceneritore, ma di certo anche l’istituzione della Ztl fortemente voluta dall’amministrazione De Magistris non aiuta a spegnere il fuoco delle polemiche.
Già il primo giorno di Ztl si era assistito ad alcune avvisaglie sulla mancanza di intesa tra Comune e Regione, con la multa elevata all’assessore regionale alla Cultura Caterina Miraglia per aver violato l’area chiusa al traffico. Quello però, poteva essere archiviato come un incidente di percorso, mentre ora si è davanti ad un vero e proprio scontro istituzionale.
A dare il via, ci pensa l’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella (al centro delle polemiche per i tagli effettuati al settore) parlando di “stupore” nell’apprendere dalla stampa l’attivazione nel Comune di Napoli della Ztl senza che “si sia provveduto, anche in base a quanto stabilisce la legge regionale numero 3 del 2002 sui trasporti, a informare preventivamente questo assessorato” per attuare le verifiche del caso e valutare “gli effetti prodotti da tale modifica sul sistema dei trasporti anche provinciale e regionale”. Vetrella scrive una lettera all’assessore comunale alla mobilità Donati, in cui chiede di inviare i piani del Comune per poterli analizzare e “procedere poi alla convocazione di un incontro, al fine di intraprendere le azioni comuni utili alla ottimizzazione dei servizi, tenendo anche conto della difficile situazione in cui versa attualmente il sistema dei trasporti pubblici“.
Molto dura la risposta che arriva dalla Donati, secondo cui “Vetrella non conosce la legge numero 3 “. L’assessore comunale sostiene, infatti, che il Comune sta solo attuando il piano traffico già approvato e che l’amministrazione comunale “in materia di regolarizzazione del traffico ha piena potestà”. La Donati, però, non si ferma qui, ma va all’attacco: “Sono prontissima – dichiara – a un tavolo con Vetrella, nella speranza che il suo desiderio di collaborazione consista nel rivedere il piano di tagli e ridare ai cittadini le corse soppresse, penso soprattutto ai servizi della Circumvesuviana”. Un botta e risposta al vetriolo, quindi, che è destinato a continuare nei prossimi giorni e che mette in crisi un rapporto, quello tra Regione e Comune, che già mostra le prime crepe.
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