Ultime ore per firmare a sostegno del referendum per l’abolizione della legge elettorale attualmente in vigore. Per consentire ai cittadini che pur volendo sostenere l’iniziativa non lo hanno ancora fatto sino a questo momento, sarà allestito nella giornata di oggi un banchetto, dalle ore 17.30 alle ore 19.00, all’angolo tra via Porpora e piazza Medaglie d’Oro. A Napoli, fin ora, è stato possibile firmare presso le sedi delle 10 Municipalità, presso la Segreteria Generale del Comune e presso i vari banchetti organizzati da associazioni e partiti nelle piazze cittadine.
Il 10 settembre scorso anche il sindaco Luigi De Magistris ha apposto la sua firma per l’abolizione della legge definita “Porcellum” dal suo stesso ideatore, il ministro Calderoli. Il sindaco, appartenente al partito promotore dell’iniziativa, l’Italia dei Valori, ha motivato così la necessità di firmare: ”Questa legge deve essere eliminata e, poichè il Parlamento non lo farà senza una spinta dal basso, bisogna promuovere la raccolta di firme che servirà solo a cancellare la legge nella speranza che si faccia una nuova”. De Magistris, ha sottolineato anche che, oltre lui, tutta la giunta ha firmato.
L’obiettivo è raggiungere le 500mila firme necessarie ad autorizzare il referendum per abolire la legge elettorale in vigore: attualmente, in Italia, le liste sono bloccate, la coalizione che ottiene più voti riceve in automatico il tanto discusso “premio di maggioranza”, esistono soglie di sbarramento che impediscono ai partiti che non hanno raggiunto un certo numero di voti di entrare in Parlamento ed è possibile candidare la stessa persona per più collegi.
Il partito promotore dell’iniziativa, l’Italia dei Valori, è fiducioso: le 500mila firme sono un traguardo possibile da raggiungere, specialmente grazie al contributo dei napoletani dai quali, il partito si aspetta almeno 150mila firme. Al fianco del partito di Di Pietro si sono schierati anche Sinistra, Ecologia e Libertà ed alcuni esponenti del PD come Bersani, Fassino, Veltroni, Prodi e Franceschini.