Dopo il sequestro dell’Acciaieria Sonora, che quest’estate ha dovuto chiudere temporaneamente i battenti proprio nel periodo di massima attività, adesso è il turno di un’altra importante location napoletana. Questa volta lo stop forzato tocca all’Arenile di Bagnoli: da ieri alla struttura sono stati apposti i sigilli. Il drastico provvedimento sarebbe da imputare al superamento dei decibel consentiti durante il concerto di Giuliano Palma, avvenuto lo scorso 17 giugno. Tale irregolarità non sarebbe la prima contestata all’Arenile: la stessa cosa si sarebbe verificata durante uno show di Alex Britti tenutosi il 23 luglio 2010. A seguito della verifica delle due violazioni la Procura di Napoli ha disposto il sequestro preventivo.
Così come accadde per l’Acciaieria Sonora, i danni sono notevoli: l’Arenile, data anche la sua posizione strategica, aveva in calendario una fitta lista di eventi previsti per questo ultimo scorcio di estate. Dopo i sigilli sono state cancellate ben nove serate tra cui quella, attesissima, in cui si sarebbero dovuti esibire i Sud Sound Sistem.
A rischio, per ora, anche le serate previste per la stagione invernale. Immediato il ricorso, tramite vie legali, del titolare della struttura Umberto Frenna che ha così commentato l’accaduto: «Il livello registrato rientra in quello di tolleranza previsto dal piano per la musica dal vivo. Inoltre il pm che ha fatto il provvedimento ha messo sotto sequestro tutto lo stabilimento, con la conseguente immediata messa in libertà di 60 dipendenti, ai quali va aggiunto l’indotto legato alle serate, al service, al catering e alle attività collaterali».
Il danno più ingente riguarda, dunque, i lavoratori che si sono trovati da un giorno all’altro senza un’occupazione. Una situazione complessa che preoccupa non poco anche gli spettatori già in possesso dei biglietti per gli spettacoli cancellati. Non resta da sperare che, come accaduto per l’Acciaieria Sonora, tutto si risolva in tempi brevi e nel migliore dei modi.