Il collasso del trasporto pubblico regionale è evidenziato dai tagli decisi da Palazzo Santa Lucia: se la situazione prima già non era positiva, quest’anno, dopo la scure che è calata dalla Regione, i disagi non potevano che aumentare. Ecco quindi spiegato il caos che si è creato questa mattina nella stazione di Fuorigrotta della Cumana quando un convoglio è stato costretto a stare fermo per oltre 40 minuti per motivi di sicurezza. All’interno dei vagoni, infatti, erano presenti troppi passeggeri e non era possibile far partire il treno: si è reso necessario l’intervento della polizia per riportare la situazione alla normalità.
La problematica è collegata ai nuovi orari della Cumana resi necessari dai tagli imposti dalla Regione al trasporto pubblico che tanto hanno fatto discutere nelle ultime settimane: la Sepsa ha, infatti, aumentato il tempo di attesa tra due corse (passato da 10 a 20 minuti) ed inoltre sono state cancellate le corse della navetta Bagnoli-Montesanto delle ore di punta.
L’ovvia conseguenza è stato il caos che si è generato alla riapertura delle scuole, quando si verifica un naturale aumento del numero dei viaggiatori. Il convoglio partito questa mattina da Torregaveta è giunto alla stazione della Cumana di Fuorigrotta alle ore 7.28 già affollato: ad attenderlo c’erano altre persone che hanno provato a salire a bordo. Impossibile per il convoglio ripartire con tutti quei passeggeri: il rispetto delle misure di sicurezza ha imposto lo stop del treno tra le proteste dei passeggeri. Alcuni di loro, esasperati, hanno allertato la polizia e solo dopo oltre quaranta minuti di attesa il treno è riuscito a riprendere il suo percorso. A terra sono rimaste decine di passeggeri costretti ad attendere il convoglio successivo, arrivato in stazione con oltre mezzora di ritardo.
Situazione caotica quindi e purtroppo l’episodio di questa mattina non può neanche considerarsi isolato: se non ci sarà un ripristino delle vecchie modalità di circolazione è prevedibile assistere quasi ogni giorno a scene come quelle vissute oggi a Fuorigrotta. Un problema in più che non potrà non avere anche ripercussioni sul traffico: si può chiedere ai cittadini di lasciare a casa la propria autovettura, con un servizio di trasporto pubblico che offre un quadro così desolante?