Le sforbiciate del governo al trasporto pubblico locale sottraggono risorse al settore mettendo in difficoltà le aziende, costrette ad “ottimizzare” rimodulando i servizi di linea e definendo una nuova organizzazione delle fasce orarie, tagliando evidentemente le corse meno utilizzate, con gravi disagi per l’utenza. Effetti negativi che si fanno sentire soprattutto su quanti, tra i pendolari, sono passeggeri abituali e compiono ogni giorno lo stesso viaggio per andare a svolgere il proprio dovere: studenti e lavoratori.
Caso emblematico quello degli operai della Fiat di Pomigliano per i quali la conseguenza è quasi drammatica, considerato il fatto che l’azienda, investita in pieno dalla grave crisi economica, continua a sopravvivere alternando a periodi di produzione momenti più o meno lunghi di cassa integrazione a rotazione, tenendo sempre sospeso il destino di 5000 tute blu. Per quelle di Pomigliano, adesso, alla precarietà del lavoro e all’incertezza del domani si aggiungono i costi del presente, poiché molte società di trasporto su gomma (Eav, Sepsa, Atac, Sita, Buono tourist) a causa dei tagli, hanno ridotto i servizi, eliminando alcune corse considerate a bassa frequentazione ma che di fatto erano utili a raggiungere lo stabilimento: l’Eav Bus, ad esempio, ha conservato la corsa delle 6:00 e quella delle 22:00, appiedando i turnisti delle 8:00 e delle 17:00, che devono quindi organizzarsi con la proprio auto.
A niente sono finora valsi gli interventi forti da parte dei sindacati Fim-Cisl, Uilm, Fismic e Ugl, le proteste a gran voce del segretario campano della Cisl, Lina Lucci, che ha esortato Caldoro a sollecitare le Province perché intervengano partecipando ai costi del trasporto con le risorse loro disponibili ed ora la situazione è all’acme della crisi, tanto che oggi al Consiglio regionale campano si sono chieste le dimissioni di Sergio Vetrella, l’assessore alle Attività produttive e ai Trasporti, accusato di un mix fatale di scelte sbagliate, dai tagli agli aumenti delle tariffe e ai vari disservizi, che rendono la situazione trasporti campani ormai insostenibile.
La mozione di sfiducia presentata da Gennaro Oliviero e Giuseppe Russo, capigruppo Pse e Pd, ha visto accendersi un movimentato dibattito, in cui voci a favore come Martusciello hanno ricordato che non tutti i guai hanno origine da Vetrella: “I guai hanno avuto inizio nel momento in cui il centro-sinistra ha lasciato un buco di bilancio nell’Eav pari a cinquecento milioni di euro”, mentre per Giuseppe Russo gli esponenti della giunta Caldoro “continuano a fare una melina indecorosa pur di non rispondere ai loro ritardi e ai limiti fin qui manifestati”. Richiesta una sospensione della seduta dal capogruppo del Pdl e respinta dalla maggioranza una richiesta di inversione dell’ordine del giorno per accelerare i tempi della votazione, Russo ha poi contestato: “E’ sintomatico della loro incapacità ad affrontare le questioni vere che interessano ai cittadini”.
Ai posteri l’ardua sentenza…
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