Mai come quest’anno la festa di San Gennaro sembra essere oggetto di rinato interesse da parte del popolo napoletano, già legatissimo da sempre alla celebrazione. Sembra che la sola eventualità che il 19 settembre non sia più una giornata da segnare in rosso sul calendario abbia risvegliato l’orgoglio partenopeo. Petizioni, slogan, pagine sui social network: ogni mezzo pare essere quello giusto per manifestare dissenso contro questa proposta che va a ledere una delle tradizioni più radicate nel territorio.
Il 19 settembre è il giorno del miracolo: anche i più scettici, sotto sotto, sperano che avvenga. Ogni anno fedeli e curiosi si recano al Duomo di Napoli dove sono custodite le ampolle contenenti il sangue del Patrono. Qualora il sangue non dovesse sciogliersi, la tradizione vuole che una qualche catastrofe stia per accadere. Le iniziative per celebrare l’evento non sono mai state così sentite e numerose: per le strade della città saranno persino distribuite delle fotografie di San Gennaro da inviare, in segno di protesta, al ministro dell’economia Giulio Tremonti.
Per l’occasione, la Confcommercio Napoli ha reso noto che tutti gli esercizi commerciali resteranno aperti. Le parole di Pietro Russo, il presidente dell’associazione, restituiscono chiaramente il senso dell’iniziativa: ”Si tratta di un ulteriore segnale che il terziario lancia alla città preparandola ad accogliere al meglio quanti si recheranno a Napoli per festeggiare il Santo Patrono”. L’obiettivo, dunque, è ribadire l’importanza che giornate di festa, come quella dedicata a San Gennaro, hanno per il terzo settore. Eliminare la festività significa, in ultima analisi, colpire commercianti, albergatori e tutti coloro che guadagnano grazie al turismo.
Ma c’è di più: presso gran parte degli esercizi commerciali, chi vorrà potrà firmare la petizione contro l’abolizione della festa patronale, contribuendo a salvare una tradizione particolarmente cara ai napoletani e famosa in tutto il mondo. Non resta che sperare che avvenga il tanto atteso dietro front del governo.
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